Trasmissione
dell'impulso elettrico (conducibilità)
La
conducibilità è la proprietà che il
tessuto cardiaco ha di condurre l'eccitamento insorto nel nodo seno-atriale, propagandolo
a tutto il miocardio.
La
propagazione è agevolata dal fatto che il tessuto cardiaco è un sincizio
funzionale nei cui dischi intercalari sono presenti delle giunzioni gap.
L'evento
elettrico generato dalle cellule pace-maker del nodo seno atriale si propagano
al miocardio comune dell'atrio destro in contemporanea a quello dell'atrio
sinistro di modo che gli atri vengano invasi dall'eccitamento nel giro di pochi
millisecondi. Esistono alcune vie preferenziali di trasmissione dell'eccitamento
atriale, in particolare una banda miocardica interatriale anteriore detta
Fascio di Bachmann, lungo la quale gli
impulsi passano dal nodo seno atriale all'atrio sinistro. Esistono inoltre tre vie internodali (anteriore, media
e posteriore) che trasferiscono gli impulsi dal nodo seno atriale al nodo
atrio-ventricolare. A livello del nodo atrio-ventricolare la conduzione subisce
un rallentamento scendendo da 1 ad una velocità di
.
Questo ritardo nodale permette il completarsi della sistole atriale e perciò il
loro svuotamento nei ventricoli, prima che questi vengano a loro volta eccitati.
In tal modo si ottiene il riempimento ottimale dei ventricoli, nonché la giusta
alternanza di contrazione atriale e ventricolare. Dal nodo atrio-ventricolare
l'impulso viene distribuito in senso unidirezionale, alle due branche del
fascio di His e da qui alle fibre del Purkinje, che conducono l'impulso ad una
velocità di
.
L'eccitamento invade prima l'endocardio e quindi il pericardio ventricolare più
lentamente (
L'eccitamento
ventricolare avviene in più fasi che interessano prima il setto interventricolare, poi i
muscoli papillari, infine le superficie interne dei due ventricoli (prima
l'apice e poi la base). La precoce contrazione del setto interventricolare, che
segue al suo precoce eccitamento, lo rende rigido in modo da evitare
interferenze della contrazione dei due ventricoli.
La contrazione dei muscoli papillari impedisce,
stirando le corde tendinee, che i lembi delle valvole atri- ventricolari si
rovescino negli atri durante la sistole ventricolare.