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I transistor
Così come il carbone è stato il motore della prima rivoluzione industriale, la scoperta dei semiconduttori ha permesso il realizzarsi della 'rivoluzione elettronica'. La loro caratteristica fondamentale è quella di avere un grado di resistività intermedio tra i conduttori e gli isolanti. La caratteristica che ha reso i semiconduttori elementi ideali per le applicazioni elettroniche è la possibilità di controllare il loro grado di resistività o di conduttività tramite il drogaggio, cioè l'aggiunta di impurità che modificano la composizione dell'elemento base. Il semiconduttore più utilizzato, anche perché presente in quantità quasi illimitata nella superficie terrestre, è il silicio. I semiconduttori sono infatti alla base dei transistor, i quali sono formati da due giunzioni p-n ravvicinate. Le giunzioni p-n sono formate dall'unione di due tipi di silicio drogati in maniera diversa:
Ponendo due giunzioni p-n a breve distanza si può realizzare un dispositivo che emula in qualche modo il comportamento del triodo a vuoto, che costituisce la base di circuiti amplificatori e di micro-interruttori; questo dispositivo prende il nome di transistor bipolare. Il transistor bipolare è composto da una sottile regione n inserita tra due regioni p. La regione intermedia n viene chiamata base del transistor, mentre le due regioni p vengono chiamate rispettivamente emettitore e collettore. La concentrazione di lacune nell'emettitore è maggiore della concentrazione di elettroni nella base. Se applichiamo una piccola d.d.p. tra emettitore e base in polarizzazione diretta, e una d.d.p. maggiore tra base e collettore in polarizzazione inversa, abbiamo un flusso di elettroni dalla base all'emettitore e un flusso di lacune tra l'emettitore e la base, mentre fra base e collettore non vi è passaggio di elettroni né di lacune. ( per la spiegazione di questo fenomeno rifarsi alle figure precedenti ). Tuttavia, se la base è sufficientemente sottile, nell'ordine di qualche micrometro, le lacune che vi penetrano dall'emettitore possono giungere alla seconda giunzione prima di ricombinarsi: qui passano facilmente al collettore. Quindi una piccola d.d.p. fra emettitore e base può controllare una consistente corrente fra emettitore e collettore, proprio come nel triodo a vuoto avveniva con una piccola d.d.p. tra la griglia e il catodo. Però il transistor presentava molti vantaggi rispetto alla valvola, tra i quali abbiamo:
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