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Appunti tecniche |
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TOPOGRAFIA
Sezione stradale
La strada è un manufatto con caratteristiche particolari, che si sviluppa sulla superficie del terreno direttamente o indirettamente, tramite opere d'arte (ponti, viadotti, gallerie), ed è idonea a permettere la circolazione dei veicoli, che oggi sono sempre caratterizzati da trazione a motore e con l'impiego di ruote gommate.
La progettazione stradale ha il compito di individuare il percorso, le dimensioni e il costo della futura opera.
La strada è formata da due parti fondamentali:
- il corpo stradale: parte che sostiene la sovrastruttura esempio opere in terra o in calcestruzzo muri, viadotti;
- la sovrastruttura: parte superiore destinato al traffico e a trasmettere i carichi al corpo stradale. Può essere -flessibile, in asfalto
rigido, in cemento
Sezione tipo flessibile Sezione tipo rigido
1 = pavimentazione stradale (sovrastruttura) composta da: - 3cm tappeto d'usura, bitume con materiali fini; -7cm binder, bitume con granulometria grande; 2 = stabilizzato mistone; 3 = ghiaia; 4 = sabbia; 5 = tessuto non tessuto; strato geo-tessile che impedisce il passaggio della vegetazione e la capillarità |
1 = pavimentazione stradale (sovrastruttura) composta da: - 3cm tappeto d'usura, bitume con materiali fini; -7cm cemento con ferri e giunti; 2 = stabilizzato mistone; 3 = ghiaia; 4 = sabbia; 5 = tessuto non tessuto; strato geo-tessile che impedisce il passaggio della vegetazione e la capillarità |
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Il piano superficiale della strada prende il nome di piattaforma stradale, si mantiene di larghezza costante, solo in curva talvolta subisce degli allargamenti per rendere più sicuro il traffico veicolare. Non è totalmente orizzontale, ma ha una forma leggermente curva per favorire lo scolo delle acque.
La piattaforma stradale è composta da più parti dette carreggiate, da banchine laterali e centrali (spartitraffico); ai lati ci sono le scarpate che collegano la piattaforma al terreno.
La carreggiata è composta da un numero di corsie che è determinato in base al volume di traffico, mentre la larghezza della corsia (compresa fra 3.00 m e 3.75 m) è in funzione della velocità di base.
Le banchine (aventi una larghezza minima di 1.00 m) sono delle strisce parallele alla carreggiata comprese tra il bordo della pavimentazione stradale ed il ciglio della scarpata, hanno lo scopo di creare uno spazio per la sosta di emergenza dei veicoli, per la collocazione di segnali stradali, parapetti, guardrail.
Le scarpate sono due superfici inclinate laterali, il valore della scarpa è dato (per terreni di media consistenza) dal rapporto s=3/2, hanno la funzione di raccordare la piattaforma stradale con il piano di campagna. Se la strada è in trincea il rapporto può essere s=1/1 venendo a formare un angolo di 45°, in quanto il terreno ai lati è compatto.
Si possono riconoscere tre tipi fondamentali di sezioni:
Sezione in rilevato (riporto)
Sezione in trincea (sterro)
Sezione mista (mezza costa)
Le scarpate possono essere in sterro o in riporto, in relazione al fatto che il piano di campagna sia al di sopra o al di sotto rispetto alla piattaforma.
Qualora la scarpata di un rilevato non incontri il piano di campagna, ovvero lo incontri troppo lontano, si rende indispensabile la realizzazione di un muro di sostegno o di controscarpa, oppure di un muro di sottoscarpa.
Quando la distanza tra piano di campagna e piano stradale diventa eccezionale, bisogna ricorrere alla costruzione di opere d'arte quali viadotti o gallerie.
Il moto veicolare in curva è più complesso di quello sui rettifili in quanto subentra anche la forza centrifuga, trasversale al moto; inoltre in curva il veicolo presenta un ingombro reale superiore a quello ideale. Per evitare questo vengono adottate delle soluzioni particolari nella forma e nella sagomatura della sede stradale in curva: la sopraelevazione e l'allargamento.
La sopraelevazione ha lo scopo di ridurre l'effetto della forza centrifuga, si innalza il ciglio esterno della curva rispetto a quello interno.
L'allargamento serve in quanto i veicoli in curva occupano uno spazio maggiore che nei rettifili in quanto le loro ruote posteriori descrivono una traiettoria diversa dalle ruote anteriori; inoltre in curva la visibilità tende a diminuire sensibilmente.
Le curve non possono avere raggi di curvatura inferiori a certi limiti detti raggi minimi, aventi valori dipendenti principalmente dalla velocità con cui i veicoli affrontano la curva stessa.
Le livellette sono tratti di strada a pendenza costante
Le curve circolari
Per raccordare due rettilinei (rettifili) si usa in genere una curva a raggio costante; per calcolare la curva bisognerà conoscere due elementi di cui almeno uno lineare.
A = punto sul primo rettilineo
B = punto sul secondo rettilineo
V = vertice della curva, punto ipotetico di incontro dei due rettifili
T1,T2 = punti di tangenza tra rettilineo e curva
= angolo al vertice dei rettifili
= angolo al centro
t = tangente
T1T2 = corda
c = centro della curva
l = sviluppo della curva
αrad = deriva dalla definizione di angolo radiante (rapporto arco
circonferenza e il suo raggio)
f = freccia o saetta
r = raggio
b = bisettrice
Appunti su: sagomatura scarpate, topografia sezione stradale, sezione stradale, sovrastruttura topografia, https:wwwappuntimaniacomtecnichearchitetturatopografia-sezione-stradale75php, |
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