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TECNICHE OSSERVATIVE E DI RACCOLTA DEI DATI
L'operatore, o meglio l'equipe di operatori, per offrire un servizio di aiuto alla persona, dispone di una serie di strumenti conoscitivi al fine di predisporre una diagnosi del problema.
Le tecniche fondamentali sono:
L'osservazione
Il colloquio clinico
Il test
Naturalmente, l'uso di queste tecniche è incrociato, come nella descrizione della seguente situazione a titolo esemplificativo
1: L'OSSERVAZIONE
IL DISAGIO DI ANDREA
Durante un colloquio clinico, lo psicologo ha davanti a sé Andrea, un bimbo di 5 anni, con i suoi genitori. Frequenta la scuola materna saltuariamente e solo da un anno.
"Dottore - commenta la madre con voce preoccupata - Andrea non ne vuol sapere di andare all'asilo: piange, si aggrappa a me implorandomi di riportarlo a casa.., non so più cosa fare.." "Certo - la interrompe il marito - è colpa tua, l'hai abituato ad assecondare ogni sua richiestae adesso questi sono i risultati.." "Sì, parli bene tu che non sei mai a casa." Lo psicologo decide di focalizzare la sua attenzione sul rapporto di coppia: pone loro una serie domande per valutare la qualità della relazione. Nel frattempo il bimbo, nell' angolo - giochi, svuota in un baleno un cestone di lego che fa un fragore infernale, comincia una costruzione, chiede insistentemente la presenza della madre vicino a lui per un aiuto, si stufa, adocchia un aereoplanino, lo lancia più volte in aria mettendo in pericolo la testa dei presenti, ritorna dalla madre, che lo accoglie fra le braccia.
Lo psicologo si fa una prima idea, cioè la presenza di problemi affettivi in un bambino come lui che probabilmente vive in famiglia un clima di tensione tra i genitori. Gli elementi su cui si sta basando lo psicologo sono
L'OSSERVAZIONE
Dall'osservazione, lo psicologo delinea un' ipotesi circa il funzionamento della famiglia e lo stato psicologico del bambino. Inizia la fase del colloquio diretto con i genitori
IL COLLOQUIO CLINICO
CON
Psicologo alla madre: "Lei trascorre molto tempo con suo figlio?"
Madre: "Sì, mi piace molto stare con lui. Io lavoro a casa e ho molto tempo da dedicargli..certo è molto pesante gestire il lavoro a casa con un bambino vivace come Andrea, tanto più che alla fine sono da sola.mio marito, d'altronde è sempre fuori casa "
Padre: "Intanto io porto uno stipendio a casa, e poi cosa pretendi! Non posso dire niente ad Andrea senza che tu intervenga a dirmi cosa devo e non devo fare dire..per poi sostituirti tu a me."
Psicologo rivolto al padre: "Mi parli dei momenti che trascorre insieme ad Andrea"
Padre: "Mah.io cerco di stare un po' con lui quando torno dal lavoro, cerco d'insegnargli qualcosa, ma non faccio in tempo a"
Madre: (scuote la testa)
Padre: (rivolgendosi alla moglie) "e non dire che non è vero!"
Rispetto a questo primo colloquio emerge un quadro familiare problematico:
esiste un legame molto stretto tra madre e figlio: Andrea ricerca spesso l'attenzione della madre e senza di lei non sembra in grado di portare a compimento un'attività ludica autonomamente;
la madre tenta di rispondere alle richieste del figlio mostrandogli di essere presente.
Il forte legame tra madre e figlio sembra mettere a disagio il marito il quale dà l'impressione di estraneità: non risponde alle richieste del figlio, richieste che per altro sono poste solo alla madre.
Emerge la rabbia nel comportamento del marito il quale interrompe la moglie accusandola di "viziare" il figlio.
È importante capire per lo psicologo come questo clima di tensione tra i genitori si ripercuote sullo stato di salute psicologica del minore.
Per conoscere la situazione affettiva di Andrea, lo specialista decide di sottoporlo ad un test proiettivo. Si tratta di una serie di figure ambigue che rappresentano un simpatico cagnolino, Blacky, in compagnia della sua famiglia. In ciascuna immagine Blacky si trova in situazioni diverse. "Che cosa sta facendo Blacky.. - chiede lo psicologo - E' felice con la sua mamma! La mamma gli sta dando da mangiare.. - risponde Andrea.."
Attraverso la narrazione Andrea sarà il cagnolino che parlerà inconsciamente di se stesso: racconterà di come vive il rapporto così stretto con la madre e di ciò che prova nei confronti del padre.
Il materiale emerso con il test permetterà di dare una risposta alle ipotesi dello psicologo.
Ora, presentiamo brevemente ciascuna delle tecniche diagnostiche sopra citate
L'Osservazione
DEFINIZIONE: è un metodo che consiste nel guardare con attenzione il comportamento del
soggetto che si intende studiare
l'osservatore non pone alcuna domanda
osserva i comportamenti manifesti
si basa sulle sue capacità visive e uditive
CARATTERISTICHE: è un metodo trasversale, nel senso che serve come strumento d'appoggio per altri metodi ( vedi esempio precedente)
Solitamente, si osserva il singolo o un gruppo di persone. È importante
Scegliere il soggetto o gruppo di soggetti da osservare
Individuare la situazione più adatta per adeguare la finalità all'oggetto dell'osservazione
Collega ciascun oggetto di osservazione alla possibile finalità
Gruppi di persone
TIPOLOGIA
In base alla posizione che l'osservatore ( lo studioso) assume durante l'attività si possono distinguere due tipologie di OSSERVAZIONE
Avviene
nel momento in cui l'osservatore non ha alcun tipo di contatto con l'oggetto da
osservare. Chi
è osservato non si accorge di essere sotto
osservazione e si comporta, quindi, in modo spontaneo, naturale. Spesso
lo studioso si serve di telecamere nascoste per
registrare meglio i dati osservati Vantaggi: l'osservazione naturalistica sembra essere più attendibile
proprio per la spontaneità dei comportamenti osservati Svantaggi: la posizione rigorosamente distaccata dell'osservatore limita
l'efficacia dell'osservazione stessa: talvolta egli non riesce a sentire o
vedere con precisione ciò che sta accadendo in quanto troppo distante
Avviene
nel momento in cui l'osservatore è in contatto con l'oggetto da
osservare. Il contatto con l'oggetto di studio ( quasi sempre un gruppo)
può realizzarsi in tre modi L'osservatore svela
la propria identità partecipa alle attività del
gruppo L'osservatore non svela la propria identità non partecipa alle
attività del gruppo L'osservatore svela
la propria identità non partecipa
alle attività del gruppo
NATURALISTICA PARTECIPANTE
Quali vantaggi potrebbe avere l'osservazione partecipante?
GLI STRUMENTI OSSERVATIVI
Relazione: rappresenta una modalità semplice . Solitamente essa viene redatta dall'osservatore al termine dell'attività, come resoconto finale
Telecamera - magnetofono: sono strumenti ad alta fedeltà. Naturalmente, per dimensioni e tecnologia possono richiedere del tempo per la messa in opera
Specchi unidirezionali: consentono una ripresa nascosta dell'oggetto osservativo
Griglie di osservazione: elenco di comportamenti in dettaglio, per ciascuno dei quali si indica se un dato aspetto è presente o meno
L'OSSERVAZIONE SISTEMATICA
L'osservazione sistematica si avvale delle griglie di osservazione.
È uno strumento molto utile all'operatore perché gli permette
Raccogliere i dati con rapidità ma in modo oggettivo e rigoroso
Mettere a confronto diversi soggetti rispetto ad un comportamento
A titolo esemplificativo, vedi file." Griglie 1 - 2 - 3" - "Griglia 4"
2: IL COLLOQUIO CLINICO
DEFINIZIONE: è un'intervista speciale tra un intervistatore, psicologo o psichiatra e un intervistato, il paziente, o un gruppo di intervistati come la famiglia o amici del paziente, o una coppia.
SCOPO : un problema da risolvere o una malattia mentale
TIPOLOGIA:
Diagnostico: l'esperto vuole ricavare una diagnosi, cioè capire quale può essere la malattia o il problema del paziente
Il colloquio diagnostico può essere
anamnesi
( da: anamnesis = ricordare) intervista clinica
per ricostruire la vita passata per conoscere il paziente
del paziente ( vedere cosa dice, come lo dice)
Psicoterapeutico: l'esperto, una volta fatta la diagnosi, cura il paziente. La terapia può essere:
Farmacologica Psicologica
Curare anche con i farmaci curare solo con il dialogo
psicoterapia
Di consulenza ( counseling): l'esperto dà consigli nel caso in cui una persona attraversasse un periodo critico (Es: trovarsi di fronte a una scelta importante per il suo futuro)
Come già presentato l'anno scorso, individua qual è la modalità di colloquio più corretta, perché dalla comunicazione si evince ascolto attivo e assenza di giudizio. Nella scheda successiva, sottolinea quelle parti da cui emergono le qualità comunicative indicate
Vedi: "Casi da analizzare.Cristina e la professoressa" - file: 2° MODALITA' DI COLLOQUIO
3: IL TEST
DEFINIZIONE: è uno strumento diagnostico con cui il soggetto è messo in una situazione che lo spinge a comportarsi ( o a fare o a dire qualcosa) spontaneamente. Poiché lo fa senza accorgersi, non si controlla. Per questo, il test è un rivelatore di uno o più aspetti della personalità.
Siccome il materiale che si usa nei test ( immagini - testi) provoca una risposta spontanea, (una reazione della persona) questo materiale si chiama reattivo.
CARATTERISTICHE: riguardano il metodo di conoscenza del soggetto che è:
indiretto perché non è lo psicologo a chiedere direttamente informazioni sul suo modo di fare o di essere
inferenziale perché i risultati del test sono oggetto d'interpretazione da parte dello psicologo
1° Esempio: se voglio conoscere il tipo e il livello d'intelligenza di un ragazzo per orientarlo alla frequenza di una scuola piuttosto che un'altra, non gli chiederò in modo diretto se si sente intelligente o meno, ma lo sottoporrò a test specifici ( es: vedi test in fotocopia).
I punteggi riportati saranno interpretati, cioè lo psicologo farà un'inferenza per dare una risposta al ragazzo.
2° Esempio: se voglio esplorare il lato affettivo di una persona, non le chiederò in modo diretto se si sente sicura o meno; allegra o triste; fiduciosa verso il futuro o piena di paure, ma la sottoporrò ad un test proiettivo, cioè ad un test in cui il soggetto, senza accorgersi, proietterà su ciò che vede il suo stato d'animo ( es: vedi test in fotocopia)
TIPOLOGIA: esistono diversi tipi di test
clinici: servono per capire se il soggetto soffre di patologie psichiche ( test di Rorschach)
Il test è chiamato anche " delle macchie d'inchiostro" in quanto le figure non sono ben definibili. Si compone di 10 tavole con macchie diverse. Presentano solo la caratteristica di essere simmetriche rispetto all'asse centrale. Il soggetto è invitato a dire quello che vede. Si valuta se il soggetto dà interpretazioni globali, coerenti della macchia o se valuta situazioni molto parziali, o se percepisce parti singole e slegate. Interpretando la macchia, la persona "proietta", libera, aspetti della sua personalità ( coerente, disorganizzata..)
proiettivi: servono per conoscere gli aspetti relativi al nostro mondo affettivo ( test sulle figure ambigue)
Questa immagine è un esempio di "figura ambigua":
Che cosa fa il bambino?
E' allegro, triste, spensierato.?
Fischietta, piange..?
Al termine della strada troverà qualcuno ad attenderlo?
Si definisce proiettivo perché il soggetto proietta sulla figura aspetti interiori, attribuendo desideri, stati d'animo propri all'immagine che ha davanti
intellettivi: servono per valutare tipo e livello d'intelligenza
Per quanto sia difficile separare l'intelligenza dalla cultura come complesso di conoscenze acquisite e dal linguaggio ( l'intelligenza si sviluppa attraverso l'educazione), questo test rappresenta un tentativo di misurare l'intelligenza indipendentemente dal linguaggio
Prima riga: quale dei 5 quadrati numerati è adatto a riempire la finestra bianca nel rettangolo?
Seconda riga: quale dei 5 quadrati numerati completa la successione delle tre figure a sinistra?
Terza riga: quale dei 5 quadrati numerati è quello adatto a mettere un punto esterno al quadrato
e interno al cerchio come nella figura a sinistra?
Quarta riga: quale dei 5 quadrati numerati completa la successione delle quattro figure a sinistra?
di personalità: servono per conoscere alcuni aspetti della nostra personalità ( test delle 5 A)
Un esempio è fornito dal "modello dei 5 fattori": più che di test, si tratta di un questionario autodescrittivo: delinea 5 tipi-base di personalità per mezzo di 5 grandi fattori:
adattamento, come presenza di stabilità emotiva, autostima, ottimismo, spirito d'indipendenza .
estroversione, come tendenza a cercare la compagnia degli altri, loquacità, accoglienza, cordialità .
apertura alle novità, come curiosità per i fatti culturali, ricerca di esperienze nuove e di strategie di soluzione dei problemi originali .
amichevolezza, come spirito di tolleranza, altruismo, alla ricerca di accordi interpersonali .
coscienziosità, come capacità di pianificare ed eseguire un compito, scrupolosità, puntualità, determinazione .
Adattamento: la persona con un buon adattamento |
sa decidere abbastanza facilmente è raro che provi ansia è di buon carattere non si sente triste o depressa senza un valido motivo nel suo lavoro è scrupolosa ma non in modo ossessivo con gli altri è raro che si senta impacciata di fronte agli imprevisti mantiene il sangue freddo non soffre di problemi d'insonnia o disturbi dell'appetito non si preoccupa eccessivamente del suo futuro non perde subito la pazienza non si cruccia per le cose da nulla non si sente inferiore agli altri sa controllare le emozioni ha una buna stabilità emotiva è soddisfatta di sé |
Punteggio: 1 punto per ciascuna affermazione
Esempio di questionario autodescrittivo relativo ad un fattore-base: l'adattamento
( se hai totalizzato almeno 10 punti, hai un buon adattamento)
attitudinali: servono per capire le attitudini ( test per l'orientamento scolastico , per la selezione del personale ..)
Riportiamo di seguito un esempio relativo al test sulla misura dell'intelligenza interpersonale
Se il tuo futuro sarà nell'ambito sociale.. Potrebbe essere un'idea!
Se il punteggio è compreso tra 16 e 20, hai una notevole capacità di stabilire rapporti interpersonali
Se il punteggio è compreso tra 9 e 15, non hai difficoltà a stabilire rapporti positivi con gli altri
Se il punteggio è inferiore a 8, incontri qualche problema nel capire gli altri, soprattutto con persone che non fanno parte della tua cerchia di amici
I BAMBINI E IL TEST: L'importanza del disegno infantile
In psicologia infantile, il disegno è un test molto utile: disegnando, il bambino riesce ad esprimere con immediatezza ciò che vive nella sua fantasia e , contemporaneamente, proietta le proprie ansie o sofferenze interiori. Ecco perché il disegno permette all'operatore di cogliere veri e propri messaggi che attraverso un colloquio non potrebbero emergere.
Ci sono indicatori utili all'operatore per interpretare correttamente il disegno:
il tratto utilizzato - se è troppo lieve potrebbe indicare una personalità fragile, insicura; se troppo marcato, potrebbe essere indice di una personalità decisa, talora anche aggressiva
la scelta dei colori - i colori caldi come il giallo, il rosso o l'arancio indicano gioia di vivere, fiducia in se stessi; i colori freddi quali il nero, il viola, il blu denotano passività, tristezza, sfiducia
la posizione della figura sul foglio - una distribuzione equilibrata fa pensare ad un bambino sereno, mentre la tendenza ad usare una parte ristretta o ad uscire dai bordi suggerisce un'insicurezza di fondo; la parte alta può indicare tendenza a fantasticare sopra ogni realtà
Sono interessanti test specifici quali: il test della famiglia e il test dell'albero.
Con il primo, si chiede al bambino di disegnare una famiglia, non necessariamente la sua. È interessante vedere se il bambino disegna se stesso: può accadere infatti che il minore non si autorappresenti e questa mancanza rappresenterebbe il disagio a vivere in famiglia.
Ancora, è importante notare se tra le varie figuri ce n'è una che è più grande o più ricca di dettagli: in questo caso, quella figura è l'immagine modello, l'oggetto di identificazione del bimbo.
Con il secondo, si chiede al bambino di disegnare un albero. L'albero è un'immagine ricca di significati simbolici legati alla vita:
le radici rappresentano il legame del bimbo con il passato, in particolare il suo legame con la madre
il tronco, il carattere e la sicurezza di sé
la chioma, l'apertura verso l'ambiente esterno
Naturalmente, per conoscere un bambino, occorrono competenze specifiche in materia. In ogni caso, è bene sottolineare che un solo disegno, per quanto interpretato con cura e competenza, non è sufficiente.
Vedi: "Casi da analizzare.La famiglia di Adriano" - file: DISEGNO DA INTERPRETARE
Appunti su: https:wwwappuntimaniacomsuperioripsicologia-psichiatriatecniche-osservative-e-di-racc55php, content, |
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