In
una società dal frenetico sviluppo tecnologico, dagli scontri culturali e
sociali, dalle guerre e dagli odii razziali, l'amicizia può svolgere ancora un
ruolo importante? Per te cosa rappresenta l'amicizia?
Il sentimento
dell'amicizia è uno fra i principali per vivere in relazione con il mondo che
ci circonda, almeno questo è quello che i genitori ci insegnano fin da bambini.
Magari è proprio quello che penso io o che stai pensando tu in questo momento;
ma fermati, non continuare a leggere e pensa, rifletti: cosa vedi in questo
mondo che ci circonda, al di là delle nostre case e delle nostre famiglie? Dov'è
l'amicizia? Io, inconsciamente, mi sono posta questa domanda e l' ho trovata
stupida all'inizio, però poi mi sono scontrata con la realtà.
Sembra
quasi che la tecnologia avanzata di cui noi possiamo godere voglia contrastare
i rapporti tra le persone, ad esempio i brevi messaggi di testo (sms)
che ci vincolano nell'espressività; saranno senz'altro immediati ma possono
essere facilmente equivocati perché non supportati dalla comunicazione non
verbale che attraverso sguardi, gestualità e piccoli movimenti del viso esprime
molto di più della sola parola. Pure il telefono restringe il modo di
comunicare con gli stessi difetti del sms ma con un pregio in più: quello di sentire la
voce e quindi un'intonazione vocale che dà risvolti differenti alle frasi.
Anche le chat di internet usate in modo sconsiderato possono contribuire a un
maggior isolamento di persone introverse che invece d'uscire con gli amici si
chiudono in casa davanti ad uno schermo.
Per
quanto riguarda gli scontri culturali e sociali, a mia opinione, l'amicizia non
ha proprio nulla a che vedere in quanto queste battaglie avvengono in seguito
non ad un parere differente, ma ad una repulsione di altri punti di vista,
pensando che il proprio sia l'unico concetto giusto. Ad esempio alcuni anni fa,
alla trasmissione "Il Maurizio Costanzo Show", Vittorio Sgarbi, critico d'arte,
ha fortemente offeso un altro ospite del programma perché aveva interpretato un
dipinto in modo differente dal suo, in questo caso non c'è stata tolleranza ne
rispetto delle opinioni altrui.
Del
resto tutta la storia dell'umanità non è altro che un continuo ripetersi di
guerre causate da odii "razziali", da differenti concezioni di pensiero, di
religione ecc. come sta succedendo anche ai giorni nostri con le recenti guerre
del Golfo e l'attuale contro l'Afghanistan. Nelle guerre l'amicizia veste un
ruolo relativo, nel senso che gli insiemi di stati che combattono contro altre
confederazioni, sono "amici" all'interno della propria unione. La differenza di
credo religioso o di usanze diverse non dovrebbe interferire con la possibilità
di instaurare rapporti amichevoli tra le persone. Purtroppo gli avvenimenti
passati affermano proprio il contrario e, individui che fino a poco tempo prima
vivevano fianco a fianco nella stessa città, come in Palestina o nella Ex
Jugoslavia, si trovano non solo ad perdere l'amicizia ma anche ad odiarsi, in
quanto combattono in nome di ideali e di motivazioni religiose.
Per
me l'amicizia è una combinazione di aspetti positivi ma anche negativi che
caratterizzano la relazione di un individuo con un altro instaurando un
rapporto di reciproca fiducia e trasparenza. Nella mia vita, per esempio, è
rappresentata da una ragazza che ritengo sia la mia amica "prima", l'unica
veramente vera, che vedo giornalmente con cui riesco a parlare senza vincoli.
Umanamente, ogni tanto, troviamo da discutere a causa di punti di vista
differenti, ma si risolve sempre tutto senza battibecchi animati perché alla
base c'è molto rispetto reciproco. Nella vita di ogni persona ci dovrebbe
essere un Amico, che può aiutare nei momenti difficili anche solo con la
presenza. L'uomo non è fatto per vivere isolato, ma per socializzare e
condividere le gioie e ogni momento della vita in relazione con altri esseri
umani senza considerare gli aspetti somatici o le differenze di pensiero e
culto.