L'atmosfera
L'atmosfera
comprende (dal basso verso l'alto):
- troposfera: è la più densa, contiene quasi tutto il
vapore acqueo presente nell'atmosfera, ed è il luogo dove si svolgono i
fenomeni meteorologici; viene riscaldata e raffreddata dalla superficie
terrestre, con un gradiente termico
di 0,6°C
x 100m. È separata dallo strato successivo dalla tropopausa (un area di separazione in cui il
gradiente termico muta nettamente, anche di molto);
- stratosfera: qui si trovano tutti i componenti
gassosi in parti uguali, N, O, Ag, Ne, CO2 , ma sono sempre più
rarefatti; il vapore acqueo e il pulviscolo diminuiscono rapidamente con
la quota; non si hanno formazioni nuvolose, eccezion fatta per nubi
madreperlacee, costituite da cristalli di ghiaccio; ha un
gradiente termico, dopo i 20Km, di 1-3°C x Km, così basso a causa dell'ozonosfera (che lo ripara dalle calde
radiazioni ultraviolette). È separata dallo strato successivo dalla stratopausa (in cui la stratosfera raggiunge
un massimo di 17°C,
dalla media di 10°C
che aveva; in essa è presente una grande circolazione d'aria);
- mesosfera: i gas sono molto rarefatti e si
raggiungono temperature fino a -90°; presenza di nubi nottilucenti
formate da cristalli di ghiaccio e polveri finissime; è caratterizzata da
un complesso sistema di circolazioni aeree causate dalle variazioni in
altezza della mesopausa);
- termosfera: è caratterizzata da un aumento
progressivo della temperatura, perché ormai senza protezione, che
raggiunge il migliaio di gradi nella termopausa;
a 50-70 km
d'altezza osserviamo una ionizzazione delle particelle, che attribuisce a
essa il sinonimo di ionosfera;
- esosfera: è la parte più esterna dell'atmosfera.
Bilancio termico terrestre
L'energia che la popolazione umana ha a disposizione
deriva quasi tutta dal sole, e vale 2 calorie al minuto x cm2 al
limite superiore dell'atmosfera. La radiazione solare entrante, viene
bilanciata dalla radiazione terrestre uscente (Bilancio
radioattivo). La radiazione entrante è tutta la radiazione solare
meno quella tolta dall'atmosfera e quella tolta dalla riflessione degli oceani,
laghi, nevai, ghiacciai, e si chiama radiazione
effettiva. L'energia di questa viene divisa tra evaporazione
(23%), moti convettivi e turbolenti nella troposfera (10%) e la
radiazione notturna uscente (14%).
La temperatura dell'aria varia in base ad alcuni
fattori:
- l'angolo di incidenza che rende minore o
maggiore il tragitto della radiazione e quindi la dispersione;
- la presenza o meno di acqua che si scalda molto
di meno del terreno in quanto gli occorre più energia e ha un calore
specifico più alto e, se marina influisce per la presenza di correnti
calde o fredde;
- la presenza o
meno di piante che assorbono calore.
Dunque, per questi fattori
geografici, dalla media delle temperature rilevate in una zona in
24 ore si ottiene la temperatura media giornaliera, mensile e annua.
L'escursione termica giornaliera è più alta ai tropici e più bassa sulle calotte, e in generale, è netta nelle regioni continentali, smorzata nelle regioni marittime, e più elevata a livello del mare che in alta
quota. In base alle differenze di temperatura si creano le linee isoterme, su cui si costruiscono le carte
delle isoterme.
Pressione atmosferica e venti
La pressione atmosferica è legata a fattori geografici (altitudine, la colonna d'aria
è + leggera e rarefatta) e meteorologici
(temperatura dell'aria, più è calda e meno è densa e pesante x unità di
superficie). La pressione sulla superficie terrestre si studia tramite le isobare, che come le isoterme, uniscono i
punti di ugual pressione a livello del mare, a 0°C e con gravità
normale. Le isobare delimitano zone anticicloniche
(alta pressione, aria verso il basso) o cicloniche
(alta pressione, aria verso l'alto). Si assegna valore ciclonico o meno ad una
zona con pressione più o meno alta o bassa rispetto alle zone circostanti,
variazione calcolata secondo il gradiente barico orizzontale. Le
variazioni di pressione generano i venti.
Esistono le brezze, ovvero venti locali
a carattere giornaliero che, a seconda del comportamento termico di
acque (brezze di mare) o di terre, e della pressione appunto, spirano di giorno
verso la terra dal mare, e di notte al contrario. Poi esistono i Monsoni, venti regionali a carattere stagionale
che, soffiano dal mare nel semestre estivo, portando calore e pioggia, e verso
il mare nel semestre invernale, portando freddo.
E' nella troposfera che si originano i venti
- nella bassa
troposfera si generano da Est gli alisei
(NE Boreale, SE Australe) verso l'equatore (zona di
bassa pressione equatoriale). Ai 30° Nord e Sud l'aria si
muove con velocità uguale a quella della terra, e l'aria spira ugualmente
verso l'equatore e verso le medie latitudini; dai 35° ai 55°
Nord e Sud l'aria si muove più velocemente della terra, verso le zone
di bassa pressione subpolari, creando, da ovest, i venti occidentali; alle latitudini
estreme si hanno invece i venti orientali
polari, verso le zone di bassa pressione subpolari.
- nell'alta troposfera, sopra i 3000-5000m, le zone di
pressione sono inverse a quelle della bassa troposfera; vi si generano le correnti occidentali, a carattere impulsivo,
e molto veloci (300-500
Km/h). Sono a carattere stagionale: nel
semestre invernale l'asse del getto si sposta, in entrambi gli emisferi,
all'equatore, in quello estivo accade il contrario. Settimanalmente o
mensilmente si hanno, ciclicamente, oscillazioni delle correnti
principali, da cui si staccano altre correnti che portano aria calda
all'equatore e fredda ai poli.
Umidità assoluta e relativa e precipitazioni
L'umidità dipende
dal vapore acqueo e dalla traspirazione. Si riconoscono due tipi di umidità:
- l'umidità assoluta, che equivale al vapore acqueo per unità di volume d'aria;
varia con la temperatura, e quindi con la latitudine (ma anche con
l'altitudine); il limite di saturazione dell'aria varia con la
temperatura in modo proporzionale.
- l'umidità relativa, che è il vapore acqueo effettivamente presente per unità di aria,
misurata con gli igrometri. La pioggia o la neve sono l'eliminazione del
vapore acqueo in eccesso nell'atmosfera, nulla di più. Il vapore può
eccedere per raffreddamento di aria satura o per aggiunta di vapore.
Le precipitazioni non sono generate da tutte le
nuvole, ma solamente da quelle verticali (Cumulonembi)
o da quelle maggiormente basse (Strati, Nembi, Nembostrati).
Il tempo atmosferico varia ciclicamente.
Al variare delle latitudini (e quindi
di temperature, umidità, pressione) varia
il tempo atmosferico, producendo due
principali perturbazioni: cicloni tropicali
(basse latitudini, venti di provenienza opposta, aria calda e ascendente, che
si condensa in vapore acqueo dando luogo alle precipitazioni) e cicloni extratropicali (medie latitudini, meno
violenti e più estesi venti opposti tropicali e polari; l'aria fredda si
incunea sotto quella calda, sollevandola e creando una corrente ascensionale
calda e rotante, fin quando non si colma la depressione tra il suolo e l'aria
calda. )