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L'America Centro Settentrionale, presenta una popolazione di circa 470.000.000 di abitanti, con la bassa densità di 19 ab/km2, inferiore anche a quella dell'Africa. I motivi che sono alla base di questo scarso popolamento sono sia di carattere fisico che di tipo storico. Per quanto riguarda la prima categoria di fenomeni, va ricordato anzitutto che nella parte settentrionale le condizioni climatiche e ambientali sono quasi ovunque sfavorevoli, con gravi difficoltà per quanto riguarda l'insediamento e la possibilità di praticare le attività economiche, soprattutto l'agricoltura.
La Groenlandia può essere considerata infatti una zona anecumenica, cioè non abitata, con l'eccezione di pochissimi insediamenti lungo le coste: la densità è nettamente inferiore a 1 ab/km2, anche a causa della calotta di ghiaccio che si estende su gran parte della superficie.
In Canada il popolamento è ancora molto scarso, con quasi tutti i centri abitati che si trovano nella zona meridionale: su una superficie quasi pari a quella europea, vivono appena 30.000.000 di abitanti, con una densità media di 3 ab/km2.
Negli Stati Uniti la densità si mantiene su valori modesti, con una media di circa 30 ab/km2, ma si notano alcune concentrazioni significative, soprattutto nelle vecchie e nelle nuove regioni industriali, anche se gli stati di montagna e quelli desertici si presentano quasi spopolati.
Il popolamento diventa maggiore in Mexico e in molti stati dell'America Centrale, dove comunque quasi mai si raggiungono valori elevati: fra le particolarità dell'insediamento in questi paesi, è la tendenza ad abitare ad altitudini elevate, dato che le temperature a livello del mare possono risultare troppo alte.
Nei Paesi principali, la popolazione urbana prevale nettamente su quella rurale, con circa i 3/4 del totale degli abitanti: per questo motivo si sono formate grandi metropoli, tra le quali primeggia Città del Mexico, che è in assoluto la città più popolata del mondo, con circa 22.000.000 di abitanti. Le metropoli canadesi e quelle statunitensi devono il loro sviluppo all'intensa attività industriale e nei settori dei servizi: particolarmente importanti sono New York e Los Angeles, che sono tra le maggiori città globali, in grado di esercitare, soprattutto la prima, una forte influenza su gran parte della superficie terrestre.
Lo scarso popolamento, come abbiamo accennato, è dovuto anche all'evoluzione storica con un numero ridotto di abitanti prima dell'arrivo di colonizzatori europei, che, in certi casi, hanno inoltre contribuito allo scarso incremento demografico decimando una parte della popolazione locale.
Alle vicende storiche è legata anche la diversa situazione culturale con prevalenza dell'inglese e dei culti protestanti nella zona settentrionale, dello spagnolo e della religione cattolica nella zona centrale e del Messico. Il diverso tipo di colonizzazione è stato decisivo anche sul piano economico: nel Canada e negli Usa gli anglosassoni hanno creato infatti colonie di popolazioni sviluppando istituzioni democratiche e i sistemi economici, mentre nella parte latina la colonizzazione è stata di sfruttamento delle risorse presenti, con scarso sviluppo geopolitico, sociale ed economico. Si sono così formati notevoli divari economici tra il Messico e i paesi dell'America Centrale da una parte e tra gli Usa e il Canada dall'altra. In questi ultimi, infatti, le condizioni economiche sono molto favorevoli, con redditi pro-capite elevati e una struttura post-industriale dei sistemi economici che, un tempo basati su moderne attività primarie, si sono poi evoluti grazie allo sviluppo dell'industria e negli ultimi decenni, grazie a un grande incremento delle attività terziarie e soprattutto quaternarie, che si sono localizzate nelle regioni più avanzate e nelle grandi metropoli.
L'America centro-settentrionale presenta però anche paesi arretrati, quelli dell'America latina con bassi redditi pro-capite e una maggiore incidenza del settore primario. Le comunicazioni sono molto buone negli USA e nel Canada che costituiscono una grande regione turistica che si estende pure al Messico e a molti stati insulari, favoriti dalle condizioni climatiche, oltre che alle risorse paesaggistiche.
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