Alla ricerca della nuova
Terra
Durante una
conferenza stampa nella città di Londra, l'astrofisico Stephen Hawking parla
chiaro: per lui tra circa cento anni potremmo dover lasciare la terra a causa
di disastri naturali, surriscaldamento del globo, guerre nucleari o tanti altri
pericoli che minacciano la vita sulla terra. Questa previsione la accompagna al
fatto che tra vent'anni potremmo avere una base permanente sulla Luna e fra
quaranta una su Marte. Quindi nel giro di un secolo avremo i primi avamposti e
forse anche la possibilità di fare, con nuove tecnologie, colonie spaziali.
Quindi se la vita terrestre fosse in pericolo, saremmo in grado di fuggire in
qualche altro pianeta. Ma adesso sorgono molti problemi: nessun pianeta vicino
a noi e nella nostra stessa galassia può ospitare noi umani. Il Guardian,
famoso quotidiano britannico, ha fatto valutare questi pianeti dai suoi
esperti, prendendo in considerazione tutti i pro e i contro. Hanno valutato la
possibilità di spostarci sulla Luna, su Marte, su Venere o su Mercurio. La Luna
è solo a tre giorni di viaggio da qua, è ricca di minerali utili per la
formazione dell'ossigeno e combustibili che potrebbero creare condizioni
possibili per la vita. Inoltre offrirebbe una vista favolosa del nostro
pianeta. Ma non c'è gravità e questo danneggerebbe ossa e muscoli. In più è
molto vicino alla terra e se questa rischia la catastrofe non saremmo al sicuro
così vicini, e se comunque fossimo al sicuro, non sarebbe abbastanza grande da
ospitarci tutti. Poi c'è Marte che dopo la Luna sarebbe il pianeta migliore da
colonizzare. Infatti è ricco di acqua congelata e potrebbero esserci forme di
vita dato che ha il 40% della gravità della Terra, quindi un qualche tipo di
atmosfera. E' però molto lontano da noi, a sei mesi di viaggio, e atterrare
sulla sua superficie scoscesa è molto difficile. Venere sulla carta è il
pianeta perfetto: stesse dimensioni della Terra, non lontano da raggiungere,
con le stesse sostanze di base. Peccato però per il clima, che ha temperature
che raggiungono i 450° C e pressione atmosferica 100 volte quella sulla Terra.
Poi non c'è né ossigeno né acqua. La scelta più difficile è Mercurio, che ha i
poli con temperature accettabile e riserve d'acqua. Ma la mancanza di campo
magnetico renderebbe la vita impossibile. L'unica soluzione, afferma Hawking,
sarebbe trovare una replica della Terra in un altro sistema solare: un pianeta
grande circa come il nostro, quindi con una simile forza di gravità e alla
distanza giusta della stella che lo riscalda. Un pianeta del genere potrebbe
esistere, ma se ha gravità, ossigeno e temperatura giusta, su quel pianeta si è
sicuramente sviluppata la vita. Se è già abitato per salvarci dovremmo
appropriarci del pianeta di un'altra specie, o chiedere ospitalità.