Olfatto e via olfattiva
L'organo
dell'olfatto è presente nella volta della cavità nasale. Qui è sviluppata una
mucosa, la mucosa olfattiva, diversa dalla mucosa respiratoria che tappezza il
resto della cavità nasale, formata da neuroni bipolari, le cellule
neurosensoriali olfattive, mantenute nella mucosa grazie a cellule di sostegno
e i cui assoni attraversano la lamina cribrosa dell'etmoide per terminare nel
bulbo olfattivo. I dendriti delle cellule olfattive giungono superficialmente
alla mucosa ove presentano numerose ciglia con i recettori per le sostanze
chimiche (circa 3000 proteine recettoriali). Le sostanze "annusate" vengono
portate in soluzione tramite lo strato di muco prodotto da specifiche ghiandole
(ghiandole di Bowman); se sono insolubili vengono solubilizzate grazie alla
presenza di specifiche proteine, e quindi entrando a contatto con i recettori
causano la depolarizzazione della membrana e lo stimolo olfattivo. I neuroni
olfattivi muoiono circa ogni tre mesi o in seguito a raffreddore, e rigenerano.
Ci sono infatti cellule staminali che possono rimpiazzare i neuroni olfattivi
morti. Questo processo fu descritto per la prima volta da Ramon Cajal nel 1902.
Egli descrisse nella regione della corteccia prepiriforme la presenza di
cellule staminali che migrano lungo tutto il tratto olfattivo, il bulbo
olfattivo per poi rimpiazzare i neuroni della mucosa olfattiva.
Le fibre
provenienti dalla mucosa olfattiva (che costituiscono il primo paio dei nervi
cranici, l'olfattivo) terminano nel bulbo olfattivo a livello di strutture
polisinaptiche, i glomeruli. Nel bulbo si individuano due cellule principali
più altri interneuroni che si organizzano in strati non ben distinguibili. Le
cellule principali sono le cellule mitrali e le cellule a pennacchio i cui
assoni compongono i tratti olfattivi. L'attività di queste cellule è modulata
dagli interneuroni che ricevono afferenze dalle fibre centrifughe provenienti
dal nucleo olfattivo anteriore al quale giungono collaterali dal tratto
olfattivo.
Il tratto olfattivo
giunto a livello del trigono olfattivo si divide in una stria olfattiva
intermedia e una stria olfattiva laterale la quale contiene oltre l'80% delle
fibre. La stria olfattiva laterale termina nell'area olfattiva laterale, o area
olfattiva primaria o corteccia piriforme, mentre la stria intermedia nella
sostanza perforata anteriore. L'area olfattiva laterale comprende la corteccia
dell'uncus, l'area entorinale e il limen insulae. Parte della stria olfattiva
laterale termina anche nell'amigdala. L'area olfattiva primaria proietta alla
corteccia olfattiva associativa disposta sulla parte laterale della superficie
orbitale del lobo frontale.