IL FUTURO DEL RITUALE
Ci sono omologie
tra il comportamento animale, i rituali e i comportamenti umani, ma ci sono
anche delle differenze. Di solito negli animali il comportamento ritualizzato è
spesso caratterizzato in schemi d'azione fissi e riguardano più che altro
l'accoppiamento, la difesa del territorio. Per quanto riguarda il rituale, gli
etologi, in base ai diversi tipi di animali, hanno raffigurato l'evoluzione del
rituale in base ad uno schema a forma di albero, dove nelle parti più alte si
trovano animali che somigliano molto al genere umano. I rituali sono come dei
ponti che aiutano le persone ad evitare il contatto diretto con determinati
eventi. Le azioni rituali, sia umane che animali, sono molto simili al teatro.
Ad esempio le maschere, i costumi utilizzati in teatro sono riconducibili alla
coda del pavone o alle corna delle alci. In teatro possiamo trovare i conflitti
come anche nel rituale. Le ansie e le paure umane, attraverso il rituale,
vengono alleviate grazie alle caratteristiche di ripetizione, ritmicità,
esagerazione, che stimolano il cervello a lasciare endorfina nel sangue dando
quell'effetto benefico del rituale attraverso cui si sublima la violenza. Come
afferma Gilard più si tende a dominare la violenza più essa si rafforza. Gilard
collega questa violenza alla sessualità, infatti qualora la sessualità volge
verso qualcosa che non è accessibile,
allora si riversa su qualcos'altro che può sostituirlo. In molte culture si
crede che determinati impulsi provengano da divinità, spiriti, demoni e che si
innestano in determinate persone e il tutto si trasforma in trance,
possessioni, sogni.Goffman ricrea queste trance, studiando varie posizioni di
rituali, con i suoi studenti. I partecipanti dopo aver sperimentato la trance
su loro stessi, affermano di avvertire un cambiamento dentro di loro. La
Goffman afferma che quello che l'effetto di trance nel rituale è parallelo a
quello che si verifica in alcune danze terapeutiche. Anche Grotowski fece delle
sperimentazioni simili a quelle della Goffman, cercando di trovare, fra tutti i
movimenti rituali quelli centrali, simili in alcune culture. Questi esercizi
centrali e importanti saranno denominati "i movimenti" e sono appunto questi
che risvegliano l'energia dormiente. I movimenti vengono eseguiti ma non si
conosce il loro significato infatti, vengono intenzionalmente privati di esso
poiché essendo universali il corpo può eseguirli senza riferirsi al significato
riguardante ad esempio la tradizione, la storia.Secondo Turner questi
laboratori teatrali sperimentali sono liminari e di iniziazione psicofisica,
nei quali i cambiamenti sono temporanei e solo a volte possono essere
permanenti. Infatti secondo Turner questi laboratori ricreano l'estetica del
rituale per produrre gli effetti a loro vantaggio, sollecitando le risposte
neurologiche. Il rituale è, oltre che creativo (in esso si trova uno
spazio-tempo di libertà non strutturata), un mezzo per conservare e trasmettere
il sapere culturale tradizionale e i modelli di comportamento. Per quanto riguarda
l'elemento della violenza, Turner afferma che, nelle performance non è solo un
simbolo ma potrebbe rinviare ad una violenza più generale, come quella nel
rituale ipoteca la morte. Ciò che avviene nel rituale (le violenze fisiche)
riguardano momentanee vittorie sulla morte. Ciò che comunque viene
rappresentato sia nel rituale che nelle performance, è tutto quello che non può
essere mostrato come i sogni. Una volta che un sogno, attraverso il racconto
con mezzi quali parole, azioni, viene rappresentato, cambia la sua natura
poiché entra nel sociale, può essere modificato.quindi dallo stato virtuale
divengono messe in scena. Questa nuova natura mescola quindi sia il ricordo, la
memoria che l'immaginazione, e attraverso le azioni del corpo si materializza,
creando il futuro del rituale.