FILLOSSERA
Emittero omottero appartenente alla famiglia
dei Fillosserini. Fino a metà del secolo scorso questo insetto, parassita della
vite, era noto soltanto in America; in quell'epoca fu introdotto in Europa coi
ceppi di vite americana importati in Francia perché ritenuti resistenti
all'oidio; oggi è diffuso dappertutto.
Il
complesso ciclo vitale della fillossera è completo soltanto se si svolge su
viti americane. In primavera dall'uovo d'inverno, deposto nelle screpolature
della corteccia della vite, esce la neanide (si chiama così la larva degli
insetti eterometaboli) che si insedia sulla pagina superiore delle foglie di
vite, le punge e ne succhia la linfa. Per effetto dell'irritazione provocata
dalla puntura, la zona circostante s'ispessisce e forma una piccola galla,
sporgente sulla pagina inferiore e foderata di peli. In questa specie di cella
la larva subisce quattro mute e diventa femmina partenogenetica, lunga e larga
un millimetro e priva di ali. Questa femmina è la madre fondatrice della legione
gallecola; dopo 25 giorni, essa depone 400-500 uova che si schiudono
all'incirca al decimo giorno dando origine ad altre neogallecole (ossia neonate
gallecole), che diventano "femmine gallecole" aventi ciclo vitale simile al
precedente; queste si riproducono sempre partenogeneticamente per più
generazioni (da cinque a otto); ma, a partire dalla seconda generazione, fra le
neogallecole ne compaiono alcune -con rostro più lungo e con altri caratteri
differenziali- che, invece di restare sulle foglie, migrano sulle radici
(neogallecole radicicole) e quivi diventano "femmine radicicole", cioè
fondatrici della regione radicicolata. Col procedere della stagione, nelle
generazioni di gallecole diminuisce il numero delle neogallecole, mentre
aumenta quello delle neogallecole neogallecole-radicicole, finché dall'ultima
generazione di gallecole nascono tutte radicicole. Allora, con l'avvicinarsi
della cattiva stagione e col cadere delle foglie, la legione gallecola scompare
e resta solo quella radicicolata. Anche in questa si susseguono numerose
generazioni che comprendono solo femmine attere e partenogenetiche, ognuna
delle quali depone circa 250 uova. Però nella regione radicicola, a partire
dalla terza generazione e con aumento alla fine dell'estate, alcune neanidi di
radicicole subiscono la metamorfosi in ninfa con moncherini di ali e quindi in
femmine adulte, partenogenetiche anch'esse e provviste di ali, che migrano a
volo su altre piante: alcune (sessupare maschili o masculipare) depongono 4-8
uova più grandi da cui nascono le femmine. Gli individui della generazione
bisessuata sono molto piccoli, mancano di rostro e non possono nutrirsi; la
femmina è fecondata e depone l'uovo d'inverno, dal quale comincia un nuovo
ciclo.
Sulla vite europea manca la legione
gallecola, perché le neogallecole uscite dall'uovo d'inverno non riescono,
salvo rarissime eccezioni, a produrre galle e a vivere, sicché il ciclo
bisessuato con l'uovo di inverno è inefficace: la continuazione della specie
avviene soltanto per mezzo delle neonate radicicole dell'ultima generazione,
che trascorrono l'inverno in letargo e che, a primavera, completano lo sviluppo
e cominciano il consueto ciclo partenogenetico, sempre e solo radicicolo.