Fam. Ericaceae (ericacee)
Famiglia cosmopolita che comprende oltre
2000 specie. Arbusti e alberi spesso associati con funghi micorrizici che
consentono alla pianta di vivere in terreni con scarsa disponibilità di
nutrienti (oligotrofici), come quelli a reazione fortemente acida. Foglie
semplici, coriacee, prive di stipole, con lamina ridotta (squamiforme o
aghiforme) nelle specie con simbiosi micorriziche. Fiori tetrameri o pentameri,
in genere ermafroditi, più o meno penduli, con corolla gamopetala attinomorfa
urceolata o campanulata, talvolta persistente (Calluna). Stami 8-10, con
antere talvolta provviste di appendici a forma di speroni o cornetti. Ovario
pluricarpellare sincarpico, supero o raramente infero (mirtilli). Frutto a
capsula o bacca, più raramente a drupa. Molte ericacee mostrano una netta
preferenza per i terreni acidi, comportandosi da specie indicatrici.
Esempi Erica arborea e Arbutus unedo (corbezzolo) caratterizzano
le prime fasi di degradazione della vegetazione mediterranea in seguito a
incendio (macchia alta a erica e corbezzolo). Erica arborea si trova
anche in fasi successive della degradazione (macchie basse a erica e cisti) e
in formazioni boschive submediterranee (querceti) o mesofile (castagneti) su
substrati acidi, insieme a Erica scoparia (erica, scopa). Calluna
vulgaris (brugo), a fioritura estivo-autunnale, è la specie dominante delle
brughiere, arbusteti su suoli acidi sciolti tipici della vegetazione atlantica.
I rododendri (Rhododendron ferrugineum su terreni silicei e R.
hirsutum su quelli calcarei) insieme ai mirtilli (gen. Vaccinium)
caratterizzano le formazioni di arbusti contorti della fascia subalpina, al di
sopra del limite altitudinale delle peccete. Erica carnea, una delle
poche ericacee che cresce su substrati calcarei, è diffusa nelle Alpi orientali
in boschi di picea e di larice. Si trovano ericacee anche negli ambienti
estremamente acidi di torbiera delle zone fredde e temperato-fredde. Varie
ericacee hanno interesse ornamentale: rododendri e azalee (gen. Rhododendron),
varie specie di Erica, ed altre. Le eriche servivano in passato per fare
scope; dalla base dei cespi di Erica scoparia si ricava il pregiato
"ciocco di erica", usato per fare pipe. I frutti dei mirtilli (bacche derivate
da ovario infero) si raccolgono sia da piante spontanee che coltivate. Anche i
frutti del corbezzolo sono eduli. Nelle classificazioni più recenti, le
ericacee sono intese in senso lato e includono anche altre famiglie, come le Pyrolaceae
e le Empetraceae.