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Il bestiame dovrebbe essere trasportato utilizzando dei carri che abbiano le seguenti caratteristiche:
devono essere puliti e disinfettati
devono avere un impianto di areazione
devono disporre di lettiera (paglia dove gli animali si possano sdraiare)
ci deve essere del foraggio
deve essere presente un impianto per la distribuzione dell'acqua
deve essere presente un impianto per la raccolta delle urine
devono essere presenti delle paratoie per dividere animali di età diverse.
Se i carri non hanno tutte queste caratteristiche il viaggio può durare massimo 8 ore.
Duranti il trasporto del bestiame si devono avere i seguenti accorgimenti:
gli animali durante il trasporto non devono subire maltrattamenti
gli animali durante il trasporto non devono essere abbeverati almeno ogni 8 ore
gli animali durante il trasporto non devono avere nei carri spazio sufficiente per potersi sdraiare
gli animali vanno nutriti massimo ogni 24 ore
gli animali in lattazione vanno munti ad intervalli regolari (ogni 12 ore)
non devono essere trasportate le vacche che potrebbero partorire durante il viaggio
non si possono trasportare le vacche che hanno partorito da meno di 48 ore
il viaggio dei vitellini non può avere una durata superiore alle 9 ore, bisogna fermarsi 1 ora almeno e poi si può ripartire
non si possono trasportare vitellini che hanno l'ombelico ancora non cicatrizzato.
Durante il trasporto del bestiame si hanno delle perdite di peso che oscillano tra il 5% e il 15%. Queste perdite di peso dipendono da vari fattori:
dalla lunghezza del viaggio
dalle condizioni ambientali
dal sovraffollamento. Il sovraffollamento peggiora anche la qualità della carne,
dall'alimentazione o sovralimentazione. Gli animali prima di partire dovrebbero essere tenuti a digiuno per qualche ora. L'alimentazione o l'eccesso di alimentazione prima di partire peggiora anche la qualità della carne.
Le più comuni sono:
Afta epizootica
Tubercolosi
Brucellosi
Leucosi
Rabbia
Quando si verifica una di queste malattie infettive, le autorità componenti devono predisporre intorno all'allevamento una zona di protezione avente raggio di circa 3 Km. In questa zona non possono essere trasportati ne animali vivi ne carcasse di animali.
E' una malattia gravissima causata da virus ed è difficile da combattere per i seguenti motivi:
non sempre è facile da individuare il virus responsabile
questi virus sono abbastanza resistenti alle vaccinazioni
le vaccinazioni hanno una durata limitata nel tempo
si propaga rapidamente
ha numerosi mezzi di trasporto (carri non disinfettati, alimenti, altri bovini, tutti gli animali domestici, le persone e aria umida).
Sintomi:
Inizialmente la malattia si manifesta con febbre elevata (40 - 41 C°). Dopo qualche giorno di formano dei noduli in corrispondenza dell'apparato mammario, all'interno della bocca e fra gli unghioni. Dopo qualche giorno questi noduli si rompono e al loro posto si formano delle ferite profonde e dolorose.
Conseguenze:
L'animale mangia poco, si ha la fuoriuscita di saliva dalla bocca, si ha una diminuzione di produzione di latte e infine si hanno problemi di movimento.
Prevenzione:
Evitare gli errori sopra elencati.
Cura:
Non esiste cura perché la legge prevede che gli animali malati, ma anche sospetti di essere malati, devono essere uccisi, messi in una fossa comune e bruciati.
Questa malattia è provocata da un batterio chiamato mycrobacterium tubercolosis. Questo batterio provoca la formazione di noduli chiamati tubercoli. Questi tubercoli si formano nelle seguenti zone:
Appartato respiratorio
Appartato digerente
Appartato mammario
Utero
Conseguenze:
alterazione della frequenza respiratoria
scolo nasale
tosse
diarrea
rigonfiamento del rumine
diminuzione della produzione di latte
sterilità
Se non di interviene l'animale muore. Per vedere si una bovina è ammalata si effettua la prova della tubercolosi, che consiste nell'iniettare agli animali una sostanza chiamata antigene del bacillo di Koch. Dopo qualche giorno nel punto dove è stata fatta l'iniezione si va a misurare l'ispessimento della pelle, grazie ad uno strumento chiamato cutimetro.
Prevenzione:
Poiché questa malattia si trasmette per contatto, per accoppiamento, con l'alimentazione e con la respirazione dobbiamo fare molta attenzione agli alimenti e agli animali che introduciamo in azienda.
Cura:
La cura di effettua con appositi medicinali. Un allevamento si definisce ufficialmente indenne da tubercolosi quando tutti gli animali hanno superato per due volte di fila la prova della tubercolina.
La brucellosi è provocata da un batterio detto brucella abortus bovis. La brucellosi provoca un aborto tardivo (6-7° mese). Quando la bovina abortisce distribuisce le brucelle in tutto l'ambiente contaminandolo ancora di più. Le brucelle finiscono nel latte e ne suoi derivati; gli alimenti così contaminati provocano nella specie umana le cosiddette "febbri maltesi" o " febbri oscillanti". Nei maschi si hanno infezioni dell'apparato riproduttore.
Prevenzione:
Poiché questa malattia si trasmette per contatto, per accoppiamento, con l'alimentazione dobbiamo fare molta attenzione agli animali e agli alimenti che si introducono in azienda.
La leucosi è una malattia di origine virale che colpisce il sistema linfatico provocando una diminuzione della difesa immunitaria dell'organismo e quindi l'animale è destinato a morire. La leucosi può anche provocare dei tumori maligni ai linfonodi, nell'utero, nel cuore, nella milza e nel fegato.
Prevenzione:
Poiché questa malattia si trasmette per contatto, per accoppiamento, con l'alimentazione dobbiamo fare molta attenzione agli animali e agli alimenti che si introducono in azienda.
La rabbia è una malattia di origine virale. Questa malattia si trasmette quando l'animale malato morde quello sano.
Il virus della rabbia colpisce il sistema nervoso centrale provocando le seguenti conseguenze:
tremori muscolari
fuoriuscita di saliva dalla bocca
digrignamento dei denti
aggressività dell'animale
fenomeni di meteorismo (rigonfiamento del rumine)
paralisi progressiva e poi morte
Prevenzione:
Evitare il contatto con gli animali malati.
Cura:
Esistono appositi medicinali.
Altre malattie
Diarrea dei vitelli
È una malattia molto grave che provoca vere e proprie stragi. E' dovuta a vari microrganismi come:
escherichia coli (feci gialle)
rota virus
corona virus
salmonella (feci grigie)
coccioli (feci rosse)
Questa malattia però è facilitata da alcuni errori:
cattiva alimentazione della madre
cattiva alimentazione del vitello
ambienti sporchi
ambienti sovraffollati
ambienti umidi
ambienti poco aerati
Prevenzione:
Si utilizzano soluzioni orali deidratanti o si aggiunge latte. Inoltre bisogna evitare gli errori sopra elencati.
Cura:
Vengono utilizzati antibiotici e sulfamidici.
Infezioni coitali
Sono malattie che si trasmettono solo con l'accoppiamento. Le infezioni coitali più importanti sono:
Vibrosi: E' provocata da un microrganismo detto vibrio foetus.
Tricomoniasi: E' provocata da un microrganismo detto trichomonas foetus.
Queste due malattie provocano un aborto precoce (3-4° mese).
Prevenzione:
Se in azienda si utilizza la fecondazione artificiale bisogna utilizzare strumenti sterilizzati. Se in un'azienda di effettua la fecondazione naturale bisogna disinfettare le parti interessate all'accoppiamento.
Mastiti
Le mastiti sono delle infiammazioni dell'apparato mammario: sono provocate da microrganismi di vario tipo. Le mastiti sono facilitate da:
stalle sporche
impianti di mungitura sporchi
impianti di mungitura difettosi
mungitura a vuoto
lesioni dell'apparato mammario
errori alimentari. La mastite è favorita da un eccesso di proteine, di insilati, dalla carenza di vitamine e di sali minerali.
La mastite può essere di tre tipo:
sub acuta (sub clinica)
acuta
cronica.
Sub acuta
Quando l'apparato mammario sembra sano ma il latte che fuoriesce è un latte mastitico. Il latte mastitico presenta le seguenti caratteristiche:
sangue
tende a formare grumi
è salato
emana un cattivo odore
ha un pH alcalino
si verifica un'alterazione di tutti i suoi componenti, in particolare delle sostanze grasse.
Acuta
Quando l'apparato mammario si presenta arrossato e dolente.
Cronica
Quando soltanto una parte dell'apparato mammario è malato e la restante parte è sana.
Prevenzione:
Evitare gli errori sopra elencati. È opportuno immergere i capezzoli in un bicchierino contenete iodio. Lo iodio impedisce l'entrata dei microrganismi all'interno dell'apparato mammario perché forma una membrana intorno al capezzolo.
Cura
Si somministrano antibiotici.
Le malattie alimentari più importanti sono:
Collasso puerperale
Tetania da pascolo
Chetosi
Acidosi
Alcalosi
Malattie dei piedi.
Collasso puerperale
Questa malattia è provocata da una carenza di calcio nel sangue. Questa carenza è provocata, però, da un eccesso di calcio nel sangue durante l'alimentazione in asciutta.
Questa malattia colpisce le bovine che hanno partorito da 6 a 70 ore. La bovina colpita è stordita, inappetente, ha problemi di ruminazione, sta sdraiata a terra e a volte tenta di rialzarsi ma non sempre ci riesce. Nei casi più gravi l'animale può morire.
Prevenzione:
Alimentazione corretta degli animali in asciutta.
Cura:
Iniezioni a base di calcio
Tetania da pascolo
Questa malattia è provocata da una carenza di magnesio nel sangue. Questa malattia si manifesta quando gli animali vengono mandati al pascolo, dove ci sono erbe giovani e bagnate, senza aver prima somministrato del fieno
L'animale colpito manifesta i seguenti sintomi:
tremori muscolari
problemi circolatori e respiratori
inappetenza, fenomeni di meteorismo e diarrea
se non si interviene subito fenomeni di paralisi e morte.
Prevenzione:
Evitare gli errori sopra citati
Cura:
Iniezioni a base di magnesio.
Chetosi.
È causata da una carenza di glucosio nel sangue. Questa malattia si verifica facilmente in due momenti precisi:
nei primi 90 giorni di lattazione
quando la vacca arriva al parto in sovrappeso
L'animale colpito da chetosi manifesta i seguenti sintomi:
inappetenza
problemi di ruminazione
problemi di movimento
Prevenzione:
Alimentazione corretta della vacca nei primi 90 giorni di lattazione ed in asciutta.
Cura:
Iniezioni a base di glucosio e somministrazione di fibra grezza in modo da stimolare l'attività del rumine.
Acidosi
E' una malattia che provoca un abbassamento del pH del rumine sotto il valore 6. L'acidosi è provocata da una cattiva utilizzazione dei MCI. I sintomi sono:
inappetenza
problemi di ruminazione
problemi di movimento
Prevenzione:
Evitare l'errore sopra citato
Cura:
Si utilizzano appositi medicinali oppure si somministrano dosi di fibra grezza per stimolare l'attività del rumine.
Alcalosi
E' una malattia in cui il pH del rumine sale sopra il valore 6. L'alcalosi è provocata eccesso di proteine. MCI. I sintomi sono:
inappetenza
problemi di ruminazione
problemi di movimento
forte dimagrimento dell'animale
necessità di bere continuamente
la pelle è opaca e arruffata
le feci sembrano "lucenti" a causa di una sostanza mucosa che le avvolge
malattie ai piedi
Prevenzione:
Evitare l'eccesso di proteine
Cura:
Si utilizzano appositi medicinali e si deve fornire dosi di fibra grezza per stimolare l'attività del rumine.
Malattie dei piedi.
Curare i piedi degli animali è fondamentale perché un'animale che soffre per il dolore ai piedi è un animale che mangia poco e produce poco. Le malattie dei piedi possono essere provocate da:
stalle sporche
stalle non livellate bene
errori alimentari: eccesso di proteine, di insilato di mais, carenze di vitamine e sali minerali.
Prevenzione:
Evitare gli errori sopra elencati. Sarebbe opportuno porre una vaschetta contenente del disinfettante all'entrata della sala di mungitura.
Cura:
Si usano medicinali a base di antibiotici.
Appunti su: trasporto bestiame vacche, |
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