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L 'arte gotica
Tra il XIII e il XIV sec.,con la decadenza del potere imperiale, sempre in lotta con il papato,in Italia,Francia e Germania si andavano sempre piu' affermando i Comuni,aggregati territoriali e politici con ordinamento autonomo,in opposizione al sistema feudale ormai inadeguato a fronteggiare le mutate condizioni europee dopo la rinascita dell'anno mille.Centro della vita comunale era la città,dove confluivano dalle campagne i prodotti agricoli e da cui veniva esportata la merce delle botteghe artigianali,quanto mai attive e fiorenti grazie alla manodopera qualificata e allo spirito imprenditoriale dei padroni.Il commercio,favorito da un'organizzazione bancaria efficiente e da abili mercanti,portò,con la ricchezza,la potenza della borghesia,che si rifletteva nel nuovo volto della città:ampie e solide mura di cinta,palazzi con torri di difesa,edifici pubblici e,al centro,la piazza del mercato con la sede comunale e la cattedrale,sovrana su tutto;intorno i vicoli e le case dei poveri.Lo stile che predominò nelle nuove costruzioni fu il gotico,termine che risale al nostro Rinascimento,e che per errore fu riferito alla sua presunta origine germanica;ma la parola entrò nella tradizione perchè vi era sottinteso il significato spregiativo di 'barbaro',in difesa dello stile romanico.
In realtà il nuovo stile nacque in Francia e si diffuse da noi tramite gli ordini monastici francesi,soprattutto attraverso quello Cistercense,e artefici laici che si mettevano in viaggio per l'Europa;il più celebre fu Villard de Honnecourt.
L'ARCHITETTURA
L'ARCHITETTURA RELIGIOSA
Le caratteristiche della produzione artistica del tempo si rivelano chiaramente nella Cattedrale:alta e possente,essa esprime la nuova religiosità rinvigorita dalle Crociate e dall'opera di coloro che, sulle orme di S.Domenico e S.Francesco,con la parola e con l'esempio ridettero credibilità alla Chiesa mortificata dalle eresie catara e vaaldese.L'arte gotica designa una delle più rigogliose fioriture artistiche del Medioevo,e si sviluppa nell'arco di tempo che va dalla seconda metà del XII secolo al XV secolo.Essa,nata in Francia,si affermò in altri paesi d'Europa,quali Italia,Spagna,Germania,assumendo però caratteri di tradizione locale.
In Italia,infatti,lo stile gotico fu innestato nell'eredità artistica nazionale,e soprattutto nel romanico,che si era manifestato in prestigiose opere.Il gotico,nei paesi transalpini,si sviluppò sia per ragioni estetiche e culturali religiose (l'aspirazione al trascendente trova espressione nello slancio verticale e nella luce,intesa come simbolo divino),sia per esigenze pratiche.
Il nord,meno solare e luminoso dell'Italia,avvertiva maggiormente il problema della penetrazione della luce del giorno degli ambienti;le costruzioni romaniche,troppo compatte e 'chiuse',non soddisfacevano in modo idoneo tale necessità.Per questo si cercarono nuove vie che permettessero l'apertura di ampie e numerose finestre sulle mura perimetrali degli edifici.Tecnicamente questo fu possibile concentrando il peso e le spinte sul sistema dei sostegni ed eliminando la funzione statica delle pareti.Venne introdotta la volta a crociera ogivale,basata sull'arco a sesto acuto,che permetteva ai costoloni di scaricare il peso sui piloni a fascio e di raggiungere un'altezza maggiore riducendo le spinte laterali.Queste venivano equilibrate dall'esterno impiegando contrafforti rafforzati da archi rampanti.Esteticamente ne consegue che la caratteristica preminente dell'architettura gotica è la verticalità,lo slancio verso l'alto che guglie,pinnacoli,torri e cuspidi contribuiscono ad evidenziare.
Le navate,in genere,sono tre,con la centrale più alta,e non sono molto larghe.Nel punto d'incontro delle navate con il transetto si erge il tiburio,struttura architettonica che racchiude la cupola;ha forma parallelepipeda o cilindrica ed è coperta da un tetto a spioventi.Belli i portali adorni di colonnine snelle e le decorazioni,di solito traforate per lasciare penetrare la luce.
In Italia il gotico entra cautamente,sia per il radicamento dell'arte romanica,sia perchè la nostra tradizione classica era ampiamente consolidata.Perciò i nuovi elementi,pur se accettati,vengono usati con discrezione.Il nostro gotico pertanto non è 'puro',e tende sempre ad una certa classicità.
L'ARCHITETTURA CIVILE
In questo secolo, con l'affermarsi del Comune, in molte città italiane sorsero numerosi edifici pubblici,accomunati nel disegno costruttivo da alcuni elementi fondamentali:un'ampia sala al piano superiore per le sedute dei magistrati e un'altra al piano inferiore coperta a volte o a trave,per le assemblee popolari.Nel pavimento della sala superiore si aprivano,in punti determinati,delle bocche,cioè dei fori,in modo che i cittadini,nella sala sottostante,potessero ascoltare tutto ciò che veniva discusso dai loro rappresentanti al governo.In relazione alle risorse economiche della città,lo schema di base poteva essere più o meno arricchito con varianti di logge,loggette,scalinate,finestre monofore,bifore e trifore,torri merlate,celle campanarie,archi,archetti,lesene ed altre decorazioni tra cui si imponeva comunque lo stemma del Comune.
I palazzi pubblici prendevano nomi diversi;singolare quello di 'Palazzo della ragione'in parecchie città del nord che voleva far intendere che chi presiede al governo deve moderare le sue passioni.
Spesso il palazzo comunale comprendeva anche le dimore dei magistrati superiori,ed è ovvio perciò che assumesse proporzioni più ampie e strutture adeguate a queste funzioni.Esso,simbolo dell'autorità civile,si ergeva sempre sulla piazza principale e spesso fronteggiava il duomo,simbolo dell'autorità religiosa:tale disposizione rispecchiava la mentalità del tempo,che considerava indispensabili sia l'una che l'altra.
Tra i palazzi comunali più belli vanno menzionati quelli di Firenze,di Siena e di Piacenza.
LA SCULTURA
Le sculture gotiche appaiono un po' dovunque nelle chiese,sulle facciate,nei pilastri,nei pulpiti,nei portali,sugli altari e sarebbe impossibile darne un'informazione sia pure sommaria.A titolo di puro ornamento,si ribadisce il concetto già espresso precedentemente:la scultura italiana non assunse in pieno le tendenze gotiche,orientate verso la rappresentazione di forme scattanti ed animate da un gioco complesso di linee convogliate nel senso della verticalità,ma si mantenne quasi sempre ad un livello di misurata composizione,anche quando i temi potevano indurre a espressioni accentuate e drammatiche.Tra i grandi maestri dell'epoca si imposero tre scultori:Nicola Pisano,Giovanni Pisano e Andrea Pisano.
Nicola Pisano seppe superare definitivamente la staticità bizantina e seppe tradurre le esperienze classiche e gotiche in un rilievo di intensa energia.Attestano peculiarmente il suo stile singolare il pulpito del Battistero di Pisa,quello della cattedrale di Siena e la Fonte Maggore a Perugia.
Giovanni Pisano si colloca a sè,per la sua personalità originale.Egli isola la componente gotica dal linguaggio paterno e sviluppa in questa direzione la sua ricerca,giungendo a risultati compiutamente gotici.Le sue opere sono caratterizzate da una vitalità concitata e da un accentuato espressionismo.
Le sculture della Madonna per il Battistero di Pisa,e nella Cappella degli Scrovegni a Padova si imprimono nitide nella mente di chi le guarda per la forza dello sguardo e l'essenzialità del rilievo che dà risalto all'austera espressione della Vergine.Altri modelli di gran valore si possono ammirare nel pulpito del Duomo di Pisa,di un potente impeto espressivo.
Ad Andrea Pisano appartengono le formelle della porta sud del Battistero di Firenze,dal ritmo costruttivo semplice ed armonico.
Arnolfo di Cambio,allievo di Nicola Pisano,si distingue per l'equilibrio delle composizioni,l'accentuato rilievo e la ricchezza del contenuto,ispirati allo stile classico,romanico e gotico:ne derivano opere di raffinata eleganza plastica,di cui i più noti esemplari sono il ciborio di S.Paolo fuori le mura a Roma,la statua di Carlo d'Angiò nei Musei Capitolini a Roma,la Madonna in trono nel Museo dell'Opera del Duomo a Firenze,il Musoleo del Cardinale De Braye,in San Domenico a Orvieto.
LA PITTURA
Nel XIV secolo un eccezionale artista di larga fama contrassegna l'epoca:Giotto.La sua creatività è legata soprattutto ad un forte spirito intuitivo e ad un eccezzionale impegno,che ne fanno una personalità spiccata da non potersi ridurre entro schemi consueti;piuttosto si possono definire 'classici'il senso della misura e la compostezza del suo disegno pittorico.
Egli fu anzitutto un audace riformatore,che si staccò dalla pesante eredità della tradizione per ispirarsi direttamente alla natura,animando l'arte di nuova linfa vitale.Concentrò le sue immagini sulla massa rendendola plastica con la luce e il chiaroscuro:l'effetto è di una viva solidità,quasi reale.
I volumi dei corpi sono inseriti in architetture o paesaggi semplificati,nei quali è evidente il senso dello spazio.L'elemento decorativo è ridotto al minimo:l'essenzialità della composizione rende le scene più suggestive e soffuse di un profondo senso umano.
I volti hanno fisionomie differenziate,i gesti spesso sono ingenui e goffi,eppure la pittura ha una forza espressiva piena di grazia e di poesia.
Tra le opere di Giotto e della sua scuola sono da segnalare gli affreschi sulla vita di S.Francesco,nella chiesa superiore di S.Francesco in Assisi,e quelli della Cappella degli Scrovegni a Padova.
Altri esponenti della pittura gotica sono Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini.
Il primo dipinge scene di forte drammaticità nelle Storie della Passione nella chiesa inferiore ad Assisi;mentre mostra uno stile più composto nella Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni e Francesco,nella stessa chiesa.
Il secondo privilegia la rappresentazione spaziale,resa attraverso il colore che accentua le volumetrie degli elementi presenti nella composizione.
Simone Martini è in Italia l'artista più aderente ai canoni dell'arte gotica.
La linea,per lui,ha la priorità sul colore.La predilezione per i particolari decorativi fa sì che i suoi lavori siano carichi di dettagli che ne arricchiscono la nobiltà espressiva.Sue opere importanti sono la Maestà nella Sala del Mappamondo del Palazzo Publico a Siena e l'Annunciazione agli Uffizi di Firenze.
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