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Il cubismo è un movimento artistico nato in Francia nel 1906 e caratterizzato dalla tendenza a considerare la figura da più punti di vista, infatti le immagini non venivano più riprodotte come le vede il nostro occhio, ma come le percepisce la nostra mente. Con questo procedimento i Cubisti intendono costruire forme reali, vicine alla loro concretezza fisica anche se non imitano le sembianze.
Il punto di partenza del Cubismo è la pittura di Cézanne. Lo sforzo di quest'ultimo di rendere la forma plastica delle cose per conferire loro preso e sostanza lo aveva portato a considerare gli oggetti da più punti di vista per poter coglierne meglio i piani e i volumi. Il lavoro di Cézanne è oggetto di riflessione per i Cubisti: nasce così una nuova dimensione, escludendo la distanza, il vuoto e la misura, non è più illusionistico e in esso gli oggetti si possono distendere, aprire, sovrapporsi, sconvolgendo le regole dell'imitazione.
Il ricorso alla 'quarta dimensione', interviene a superare un contrasto secolare, fra la tridimensionalità dell'oggetto, appunto, e la bidimensionalità della superficie che è destinata ad accoglierne la rappresentazione. Nell'arte primitiva, infatti, la rappresentazione è ancora condizionata dalla materialità del supporto. Solo a partire dal classicismo greco, verrà introdotta con l'invenzione dello scorcio e della proiezione prospettica, quella finzione di profondità che simula uno spazio tridimensionale entro le due dimensioni della superficie pittorica. Prima di allora, l'immagine dipinta è piatta, frontale, ha due dimensioni e si risolve sul piano perché concretamente si identifica con la superficie su cui è dipinta, fa tutt'uno con essa. Quando in pittura si introduce lo scorcio e l'illusione di profondità, la scultura evolve parallelamente: evolve cioè verso una forma circolare e senza stacchi, dove i quattro piani non sono più individuati e scanditi, ma si dà invece una continuità di svolgimento nello spazio, che supera e nega ogni esclusivo valore di frontalità, invitando lo spettatore a ricostruire mentalmente l'intera forma, a configurarsi, cioè, la terza dimensione e la profondità. Nelle Demoiselles d'Avignon, le figure viste frontalmente hanno il naso e il mento girati di profilo, certamente per un'analoga esigenza, ma spinta a conseguenze 'paradossali '. Mentre infatti la testa innestata di profilo su un busto frontale risponde a un criterio naturalistico, in quanto la testa è girevole, Picasso torce addirittura il naso a cerniera infrangendo ogni attendibilità naturalistica e si approssima già a quel principio di simultaneità nella ' durata ' di posizioni temporalmente successive, che è il solo a poter giustificare l'apparente arbitrio. Attraverso la ' quarta dimensione', la pittura riconquista il proprio statuto originario di immagine bidimensionale; l'ultra-logica dei moderni, dedita al calcolo combinatorio e alla speculazione spazio-temporale, si ricongiunge alla prelogica dell'arcaismo.
Il Cubismo può essere diviso in diverse fasi:
Sviluppatosi dal 1910 al 1912.
Con il cubismo analitico i piani semplici e larghi si spezzano ulteriormente in un fitta sfaccettatura che rompe l'oggetto, lo smembra in tutte le sue parti, viene analizzato e fissato sulla superficie della tela dove il rilievo è ridotto al minimo.
Questa sfaccettatura permette di giungere alla creazione di un gioco ritmico minuto e intenso, in cui il colore è talvolta ridotto alla monocromia.
L'intento di Picasso è ora di restituire all'oggetto la sua coesione internaù
Un esempio di Cubismo analitico è l'opera di Picasso: "Ritratto di Wilhelm Unde" un olio su tela realizzato nel 1910 e misura 81 x 60 Cm (Collezione Privata).
Sviluppatosi dal 1912 al 1914.
Gli oggetti divengono sempre più immateriali abbandonando la forma reale per lasciar posto all'idea che ognuno possiede dell'oggetto. Il disegno si fa sempre più esile, lasciando ampi spazi vuoti che vengono riempiti dal trompe l'oeil, collages, inserti di scritte.
La tavolozza si mantiene quasi immutata rispetto al periodo precedente, mentre aumenta l'uso del collage e la differenziazione dei materiali utilizzati: Braque usa il papier collé più rispondente al carattere mentale delle sue opere, mentre Picasso, più concreto, usa materiali plastici più forti, come ad esempio pezzi incollati di tela incerata che simulano l'intreccio della paglia di una sedia.
Un esempio di Cubismo Sintetico è l'opera di Picasso: "Bicchiere e bottiglia di Suze" realizzato nel 1912 è un olio e carta su tela e misura 64,5 x 50 cm (Saint Louis, University Gallery of Art).
Sviluppatosi dal 1913 al 1914.
Parallelamente al cubismo sintetico si delineo un filone cubista di tendenza maggiormente astratta e concettuale, lanciato nel 1912 da Apollinaire.
Il cubismo orfico apportò delle modifiche legate al colore e proponendo ritmi astratti.
Nel Cubismo confluì una serie di tendenze spesso divergenti.
Il termine "Orfico" deriva dal mitico Orfeo che con il suo canto animava le forze della natura.
Esempio di Cubismo Orfico è il dipinto di Robert Delanauy "La torre Eiffel in rosso" realizzato nel 1911-1912, è un olio su tela e misura 125 x 90,3 (Solomon R. Guggenheim Museum, New York).
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