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FUTURISMO
Il futurismo è il primo movimento d'avanguardia nato nel nostro paese, destinato a rompere l'isolamento provinciale della nostra cultura e a riaprire un dialogo tra Italia e Europa. Il Futurismo nasce ufficialmente nel 1909 con la pubblicazione del Manifesto del movimento su un giornale parigino. Il manifesto esprime un programma teorico, una posizione ideologica che spesso precede la pratica. Il programma morale e ideologico di questo nuovo movimento consiste nell'esaltazione del futuro tecnologico, del nuovo tenore di vita e dei nuovi sentimenti che l'accettazione di questo comportava.
Dopo il Manifesto generale del movimento, nel 1910, uscirà un primo manifesto dei pittori futuristi. Il punto più importante di questo manifesto è quello di opporre all'antica pittura statica, una nuova pittura "dinamica", capace di rendere l'idea del movimento, della velocità, di "porre lo spettatore al centro del quadro". Se il quadro antico lasciava idealmente lo spettatore "fuori" dalla cornice, i futuristi si proponevano di farlo entrare nel cuore stesso della pittura.
BOCCIONI A MILANO
Boccioni è presente a Milano a partire dal 1907. Sceglie Milano perché è la città che più di altre è in ascesa e risponde alle sue aspirazioni dinamiche. Proprio a Milano matura in lui il momento simbolista dopo l'incontro con Previati, e gli permette di superare la visione impressionista a cui lo aveva avviato Balla, per volgersi a un'arte più mentale (pittura di idea) da cui potrà sviluppare la serie degli stati d'animo e la dinamica futurista.
A questo punto protagonista di molte opere diventa la città: la folla, le luci, l'elettricità stessa delle persone sovreccitate, la nevrosi della vita di una grande metropoli contemporanea. La città è vista quindi come un enorme organismo vivente percorso da mezzi meccanici e in cui gli uomini diventano quasi ombre stampate sul selciato. La "città-organismo" sembra prevalere sull'individualità delle singole persone.(Forze di una strada, Città che sale).
STILE PITTORICO DI BOCCIONI
L'arte cosiddetta di "idea" è inventata da Boccioni in modo da rendere una realtà più totale, sentendo l'esigenza di un'arte come messaggio, come verità interiore (richiamo all'Espressionismo).Il fine espressivo dell'arte futurista più che il colore o la forma in sé, è l'ambientazione dinamica. Motivi fondamentali diventano perciò: l'ambientazione dinamica, con un'azione che tende a coinvolgere lo spettatore, per renderlo partecipe, e quindi la vita moderna. L'ambientazione dinamica viene vista sempre in rapporto all'uomo(vero protagonista).Il dinamismo stesso si risolve in linnee di forza, cioè un processo mentale che non è semplice vibrazione atmosferica di tocchi coloristici(come nell'Impressionismo), ma meditata scomposizione della struttura. Le linee di forza diventano soggetto dell'opera d'arte, evidenziando la riflessione dell'artista sui processi percettivi che ci portano a leggere il movimento in un'immagine statica.
CARATTERI DELLA RAPPRESENTAZIONE FUTURISTA:
contrasto e richiami di linee-forze
compenetrazione di piani
chiudere geometricamente i volumi, soprattutto negli studi di figure (accostamento al Cubismo)
superare i limiti di una spazialità naturalistica
combinare forme ritmiche con forme aritmiche sulla stessa superficie
combinare forme astratte come pure forme geometriche (semplici o complicate)
separazioni delle forme
accentuare il concreto o l'astratto nelle singole forme
ripetere, moltiplicare sdoppiare le parti per poi compenetrarsi, scontrarsi l'una con l'altra
combinare forme velate con altre accentuate
schematizzare, stilizzare in modo geometrico l'immagine
linee-forze sono attirate o respinte da zone di luce e ombre
non c'è separazione tra oggetto e ambiente, sono un tutto unico
Dinamismo e simultaneità sono per i futuristi intimamente correlati e rappresentano la sintesi di vicino/lontano, interno/esterno. Boccioni è ben conscio che le nuove concezioni scientifiche e filosofiche impediscono una visione di tipo statico e ricerca pertanto una rappresentazione che unisca componenti visive e psicologiche, caratteri oggettivi e soggettivi del rapporto con la realtà. a significare l'essenza stessa della modernità, intesa come velocità non solo fisica ma anche psichica. Proprio da questo deriva il fatto che Boccioni, e i futuristi in generale, non sia tanto interessato a rendere l'oggetto in sé, ma alla rappresentazione della sensazione dinamica che ci dà; vuole dare lo stile del movimento. La composizione futurista non è pertanto nella disposizione dei gesti, ma nella ritmica distribuzione delle forze della materia. Inoltre la misurazione degli spazi creati dalle figure, non essendo fissa e assoluta, non può che essere data dalla traiettoria che le linee-forze dell'oggetto suggeriscono.
RAPPRESENTAZIONE DI FIGURE UMANE
Boccioni giunge a uno dei massimi risultati della sua scultura cantando la velocità non attraverso l'immagine di un'automobile o di un aeroplano, ma di un uomo che cammina.
Così come nelle opere pittoriche, Boccioni stravolge e sdoppia l'anatomia umana, fino a deformarla per meglio esprimere lo sforzo e la tensione, e a trasformarla in una struttura aerodinamica, alternando i pieni e i vuoti. Sostituisce alle parti anatomiche del corpo le loro pure traiettorie nello spazio.
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