Filippo
Brunelleschi
Famoso per le ardite concezioni
originali dei suoi progetti (come quello della cupola del Duomo di Firenze) e per il modo in
cui rielaborò armoniosamente le forme architettoniche classiche nello spirito nuovo
della sua epoca. Formatosi come orafo e scultore in una tipica bottega
fiorentina, si fece notare nel 1401 vincendo 'ex aequo' con Lorenzo
Ghiberti il concorso per la seconda porta del Battistero. La commissione fu
però affidata al Ghiberti. Le formelle col 'Sacrificio di Isacco'
presentate in gara dai due artisti sono oggi esposte affiancate al Museo del
Bargello. Nei tre anni successivi fu probabilmente a Roma per studiare scultura
e architettura con l'amico Donatello. Nel 1404 entrò nella corporazione degli
orafi ma i suoi interessi matematici (fu amico di Paolo dal Pozzo Toscanelli) e
lo studio dei monumenti antichi indirizzarono la sua attività verso
l'architettura.
Dal 1409 fu attivo nel cantiere
di Santa Maria del Fiore, attratto subito dal problema della cupola: il suo
progetto vinse il concorso del 1418 e nel '23 gli fu affidata la completa
responsabilità dei lavori. Il completamento di questa opera chiave, basata su
una tecnica che permetteva di voltare l'enorme cupola senza bisogno di armature,
occupò quasi l'intero arco della sua vita e gettò le basi dell'architettura
rinascimentale. La struttura fu conclusa nel '34, nel '36 fu messa in opera la
lanterna di completamento e nel '38 si realizzarono le quattro tribune
dell'abside.
Nello stesso periodo Brunelleschi
si occupava dell'Ospedale
degli Innocenti (1421-24), della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo
(1428), della ricostruzione di San Lorenzo (1423 ca.), della Cappella dei Pazzi
nel Chiostro di Santa Croce
(1430 ca.) e del progetto per Santo Spirito (1436 ca.), rinnovando il volto
della città medievale.
Fra le
altre sue opere architettoniche si ricorda il Ponte a Mare a Pisa, il Palazzo di
Parte Guelfa (1425) e l'incompiuta Rotonda degli Angeli (1434) a Firenze. Oggi
è messa in discussione l'ipotesi per cui il progetto iniziale di Palazzo Pitti
sarebbe anch'esso del Brunelleschi. Alla sua morte fu sepolto in Santa Maria
del Fiore e la sua tomba, rimasta per secoli sconosciuta, è stata riscoperta
solo nel 1972.