Art Nouveau (1880-1910)
L'Art Nouveau era un insieme
d'architetture, mobili, oggetti caratterizzati dall'uso di forme sinuose
chiaramente riferite al mondo della natura, una tendenza d'avanguardia per la
fine del '800 e l'inizio del '900, presto interessata solo dalla borghesia,
l'unica che si poteva permettere di comprarsi oggetti di questo nuovo
movimento, la nobiltà vedeva in questo stile il rinnovamento totale
dell'ambiente, l'Art Nouveau secondo loro era l'alleanza tra arte ed industria.
Il richiamo alla tradizione delle arti decorative è, infatti, fortissimo
nell'Art Nouveau e si sviluppò in tutta l'Europa e prese nomi diversi a seconda
di dove nacque, per esempio in Italia era l'Arte Floreale, in Inghilterra
Libety ed in Germania Modern Stile.
Ovunque
le opere, ideate da architetti e designer, richiesero l'intervento d'esperti
artigiani per la loro realizzazione. Victor Horta e Henry van de Velde furono
in Belgio gli iniziatori della tendenza, importante in Inghilterra fu Charles
Renne Mackintosh, a Vienna Otto Wagnere Joseph Hoffmann, ma il più isolato
nella sua visionaria e spettacolare creatività fu a Barcellona, in Spagna,
Gaudì.
Nelle
opere di tutti questi grandi artisti ritornò l'idea del disegno dell'oggetto
come possibile elemento d'innovazione sia formale che tecnico. Ma queste nuove
produzioni, industriali o artigianali, richiesero anche una nuova concezione
della promozione e della distribuzione, così si moltiplicarono così le grandi
esposizioni universali a Londra, Parigi, a Torino. Queste con nuovi sistemi
costruttivi, si realizzarono audaci strutture dove erano esposte in modo
affascinante le meraviglie della tecnica industriale. Erano le prime messe in
scena dello spettacolo seduttivo della merce, la nascita del consumismo.