ANTROPOLOGIA CULTURALE
CLIFFORD GEERTZ
Fa un'analisi critica sulla corrente antropologica precedente, mette in crisi l'osservazione
partecipante. Lui pensa che quando si legge un testo antropologico scritto da
un autore esso è un resoconto scientifico ma anche un prodotto letterario. Gli
antropologi sono stati ottimi letterati. Ma sulla modalità scientifica si apre
un'ombra infatti Geertz
sostiene che quest'ultima permette al lettore
l'empatia col testo, quindi è un rapporto con la scientificità che però non
sempre la si può garantire (nel testo). Se vogliamo rendere cosciente l'individuo che legge possiamo
introdurre il pronome personale "io", così si permette di togliere il carattere
assoluto di certezza che hanno gli scritti antropologici. "Io dico" dà senso di
responsabilità e questo deve evitare il delirio dell'autobiografia, perché non
ci interessano le dinamiche personali dell'autore, non ci interessa se lui era
depresso,demoralizzato,ecc.. Si capisce che non c'è una modalità ottimale per
fare un resoconto antropologico. Ciò che scriviamo sul
luogo in cui siamo verrà poi letto dalla nostra cultura. Fino al '40
l'antropologia interveniva nella popolazione in cui vi era un cambiamento e
quindi andava fatto tutto di fretta; c'era un senso di onnipotenza
negli studiosi di una volta. La cultura balinese si esprime con la ricerca del rituale attivo (= posso
comportarmi seguendo delle regole e gestire la mia aggressività).
Due
caratteristiche dell'aggressività:
- Appartiene al mondo
universitario (è il luogo dove si forma)
- Studia a
apprende in un modo.Bisogna entrare in empatia
con la popolazione del posto. Qui viene richiesto
di comportarsi in modo diverso dal primo ambiente (l'università).
L'antropologo
deve sopravvivere in situazioni difficili e questa difficoltà
sul terreno crea un sentimento di rivalsa nello spirito
dell'antropologo. Si richiede che rimanga anni nel posto di ricerca, cos' gli si da più rilievo, deve diventare un esperto del luogo,
infatti quando vi è deve accettare lo stile di vita degli altri.
L'antropologo è lo studioso che deve entrare
in contatto con gli altri.
Deve
accettare la responsabilità di dire "io ho visto questo" una
volta tornato. Geertz si chiede se gli scritti
degli autori prima di lui (es Malinosky)
siano veritieri. Le popolazioni da studiare, se gli si chiede come hanno
vissuto prima dell'arrivo degli antropologi rispondono (avendo imparato a
leggere) che vivevano come Malinosky ha scritto, lo
leggono e si trovano d'accordo con ciò che lui ha scritto ma
così facendo non si può sapere se veramente vivevano così. Geertz
dice che le parole degli antropologi "cancellano" il
passato storico dei popoli, perché essi sono d'accordo con ciò che
l'antropologo ha scritto di loro. Geertz analizza
anche l'antropologa Benedict
la quale ha capacità di comunicare. Lei fa un'osservazione sul matrimonio nella
cultura giapponese, in cui il marito da il compito
alla moglie di crescere i figli e rispettare gli antenati e i parenti, in
cambio da il lavoro. Non c'è previsione di rapporti sessuali tra i coniugi; il
marito li ha all'infuori del matrimonio ma mai sul
lavoro (è mancanza di rispetto verso il capo dell'azienda) e mai per
innamoramento,quindi non vi sono mai delitti passionali o tentativi di suicidio
per questo.
Le regole
nella cultura giapponese sono il contrario delle nostre ma
forse più etiche , quindi l'inciviltà è da noi o da loro? L'analisi della Benedict è fatta per interesse etico, non è interessata al
fatto che il suo libro piaccia lo scrive perché i
cittadini americani si facciano delle domande sulle loro radici etiche. Per Geertz l'antropologo deve fare il mediatore sociale cioè avvertire la logica della popolazione presso cui è,
deve porsi come ripetizione del popolo di cui ha fatto la ricerca. La
dimensione antropologica è interpretativa cioè ci
si reca sul posto,si ricostruisce storicamente e alla fine si da
un'interpretazione(io ho visto), la nostra interpretazione la diciamo ai
cittadini del nostro paese. Per Geertz è mancata la
coscienza chi
ha studiato la struttura sociale in Iugoslavia. Lui e altri antropologi non si
chiedono cosa succede nei paesi a loro contemporanei, questa domanda appartiene
agli antropologi del domani. "Areas stadi" sono gli
studenti che studiano la realtà sul campo(oriente Israele..)
e poi i loro studi vengono pubblicati dal loro professore. Geertz
è famoso perché è l'unico antropologo che ha visitato la mecca. Fa una
descrizione della critica letteraria prima di morire perché non vuole che alla
sua morte qualcuno faccia una biografia su di lui. Areas stadi=area
in cui gli antropologi lavorano con il pentagono(USA). Oggi per fare un'areas stadi bisogna stare nel territorio almeno 2 anni e
poi lo studioso sarà legato per tutta la vita a quel territorio.
"Finestra
sul mondo" serve per osservare e descrivere si
considera il lavoro sul campo,si scrive tutto ciò che si vede e l'importante è
tornare a casa e scrivere tutto per bene. Ogni testo antropologico è frutto di
una costruzione, il modo in cui è costruito fa differenza, dietro ogni opera
c'è un autore con le sue impostazioni.
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