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Fibre e tessuti




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FIBRE E TESSUTI

Per quanto riguarda le fibre da trattare vi ricordo che incontreremo solo fibre naturali o artificiali che sono di derivazione naturale (rayon-viscosa, acetato, cupro derivano dalla cellulosa e sono state scoperte all'inizio del 1900) le fibre di sintesi chimica nascono dopo il 1935 diffidate delle imitazioni

Vi ricordo inoltre che fibre e materiali hanno valori economici diversi

Le fibre
Tutti i tessuti che indossiamo ogni giorno sono il risultato di lavorazioni, a volte lunghe e complesse, che vengono eseguite per trasformare le fibre di base prima in filati, poi in tessuti o maglie. Passaggio dopo passaggio dai sottilissimi fili originari, del diametro di pochi centesimi di millimetro, si passa ai tessuti finali che danno vita al nostro guardaroba. Le caratteristiche finali dei tessuti sono quindi determinate dalle fibre di partenza, ma poi dipendono dalle lavorazioni e dai trattamenti -chimici o meccanici- a cui sono state sottoposte. Vediamo insieme i principali tipi di fibre.

Tabella fibre

Fibre naturali

Vegetali

Cotone

Baccelli di piante

Lino

Corteccia di piante

Canapa

Corteccia di pianta

Iuta

Corteccia di piante

Ramié

Corteccia di piante

Ortica, Ibisco, Ginestra, ecc.

Corteccia di piante

Manila, Sisal, Rafia

Foglie di piante

Cocco

Frutto di palma

Caucciù

Lattice di piante

 

Minerali

Amianto

Amianto o Asbesto

Laminati e Trafilati

Oro, Argento, Alluminio

Vetro filato

Silicati

Fibre artificiali

Artificiali
(info)

Cellulosiche

Raion viscosa

Legno e linters

Cuprammonio

Acetato

 

Proteiche

Lanital-merinova

Caseina

Ardil-vicara-azlon

Proteine vegetali

Fibre sintetiche

Sintetiche
(info)

Poliammidiche

Nailon

Carbone
Petrolio
Olio di ricino

Perlon

Lilion

Ortalion

rilsan ecc.

 

Poliesteri

Terital

Dacron ecc.

 

Poliviniliche

Rhovil

Movil ecc.

 

Poliacriliche

Orlon, leacril

Dralon ecc.

LE FIBRE NATURALI

Le FIBRE NATURALI sono le fibre tratte da materiali esistenti in natura e utilizzate mediante lavorazioni meccaniche, ma senza modificarne la struttura.
Sono di origine vegetale, animale o minerale.

Fibre vegetali

Sono fibre naturali ricavate da fiori o dal fusto di piante verdi. Sono formate da cellulosa che è un polimero naturale di zuccheri (simile all'amido). Sono fibre molto resistenti, robuste, versatili. Assorbono molto l'acqua, lasciano traspirare l'umidità. Possono essere lavate fin a 90°C e stirate a temperature alte
Sono quelle tradizionali: il cotone, il lino, la seta e la lana. Quest'ultima, in particolare, si distingue per le diverse varietà esistenti, a seconda dell'animale che ha fornito la 'materia prima'. Pensate di conoscere già tutto sulle fibre naturali? In realtà, ci sono diversi segreti da scoprire. Ad esempio, lo sapevate che la seta non sopporta il sole? E che la lana resiste al fuoco meglio di tante altre stoffe?

Fibre animali

Sono fibre naturali costituite da proteine simili alla cheratina dei capelli, prodotte da animali a propria protezione dal caldo e dal freddo (come il pelo o (il bozzolo della seta). Sono resistenti, calde, ma molto delicate da trattare. Richiedono temperature di lavaggio ed eventuale stiratura molto basse.

Fibre minerali

Sono fibre ottenute da lavorazione di minerali. Sono dedicate a usi speciali tecnici o industriali.

COTONE 

L'uomo lo conosce già da tremila anni, ma l'uso del cotone nell'abbigliamento ha preso piede solo dalla metà del Settecento, quando fu inventata una macchina sgranatrice industriale che permise di separare le fibre dai semi con un rapido procedimento meccanico.
Dall'inizio del Novecento, il cotone è diventata la fibra più utilizzata su scala mondiale e lo è tuttora. È disponibile in qualità diverse, che si distinguono per lunghezza dei filamenti d'origine, finezza, colore e solidità. Più le fibre sono sottili e lunghe, più alto è il loro valore. Di tutta la produzione mondiale solo il 6 per cento raggiunge le caratteristiche di maggior pregio, mentre il 75 per cento è del genere più grossolano. E' una fibra vegetale ottenuta dalle capsule mature della pianta del cotone. La pianta è formata da un arbusto alto circa cm. 40, con foglie e fiori di colore rosso o giallo. Quando il fiore viene fecondato, perde i petali e in 25 giorni cresce una capsula circondata da una foglia chiamata brattea. La capsula è sostenuta da un calice ed ha una forma a goccia tondeggiante nell'estremità inferiore. All'interno della capsula ci sono da 5 ad 8 semi su cui si sviluppa la fibra. Quando la capsula è matura si apre in 4 parti mostrando il batuffolo di cotone. La prima operazione dopo la raccolta è la sgranatura, che permette di staccare le fibre dai semi. Poi il cotone viene cardato e pettinato in modo da eliminare tutte le impurità. La lunghezza delle fibre di cotone è molto importante commercialmente, perchè si ottengono filati tanto più pregiati quanto più la fibra è lunga. Le più vaste coltivazioni di cotone si hanno in America, India, Cina, Egitto, Pakistan, Sudan ed Europa Orientale. Dopo il lino e la lana è la fibra tessile più antica che si ottiene dalla lanuggine che avvolge i semi della pianta della pianta omonima. : La sua qualità dipende dalla finezza, dalla purezza, dal colore e dalla lunghezza delle fibre. la pianta da cui si trae, ha fiori giallo chiaro e un frutto a capsula che si apre liberando i semi avvolti da una peluria bianca e lucente impiegata appunto come fibra tessile.

La  lunghezza  della  fibra (taglio)  ne determina la qualità: più  è  lunga, più il cotone è resistente e pregiato.  Il taglio  può  misurare  da meno di 20 a più di 40 millimetri
La varietà chiamata 'superfine' raggiunge i 50-60 millimetri.   Una  maglia  di  Filo  di  Scozia utilizza cotoni finissimi, pettinati e ritorti

Osservazioni: viene coltivato in monocolture dove si fa ampio uso di pesticidi. E' necessaria una grande quantità di acqua per l'irrigazione dei campi. Il procedimento di lavorazione può inquinare le acque.
Suggerimento: acquistate cotone proveniente da coltivazioni biologiche

CARATTERISTICHE:

. Composto per il 95% di cellulosa, ha  le proprietà  necessarie  per essere indossato a contatto con la pelle. 
Soffice, leggero, permette  alla  pelle di  respirare  ed  ha  buone capacità di assorbimento.  
Non produce allergie e si può stirare ad alte temperature.

Caratterizzata da un'ottima capacità di assorbimento dell'umidità, freschezza, morbidezza, tenacia, durata, resistenza all'usura, anche se la fibra del cotone è meno resistente di quella del lino e si strappa facilmente.
Le cellule che compongono le sue fibre sono contemporaneamente tenaci ed elastiche; per tale motivo sopportano bene le sollecitazioni del processo di lavorazione.
IMPIEGHI: per il suo comfort e la sua freschezza il Cotone trova impiego nell'abbigliamento, nella biancheria per la casa e nell'arredamento.

Proprietà e cura:

E' particolarmente assorbente, può immagazzinare molta umidità del corpo, una flanella, ad esempio, può assorbire una quantità di acqua doppia rispetto al suo peso. E si tratta di una caratteristica importante per chi indossa abiti di cotone. Sostanze liquide, come il sudore, vengono assorbite dal tessuto e trasmesse all'esterno dove si disperdono per evaporazione. Un'altra virtù è la buona resistenza all'usura.
ma non è adatto alle attività sportive prolungate che fanno sudare tanto (le fibre bagnate si gonfiano e si incollano alla pelle).

E' un materiale che non gratta e non irrita l'epidermide. Non si infeltrisce, non si carica di energia elettrostatica.

E' un buon conduttore del calore ma non isola dal freddo (eccezione: stoffe di cotone irruvidite).

Si sgualcisce facilmente e perde la forma (perché poco elastico). Per evitare questi difetti viene apprettato con resina sintetica o mischiato a fibre sintetiche, ma questi accorgimenti purtroppo riducono le buone proprietà del cotone.

Non viene intaccato dalle tarme, si può lavare ad alta temperatura, è resistente e si può stirare col ferro caldo.

Per evitare che si restringa viene sanforizzato (vedi anche 'sanforizzazione').

Può ammuffire, per questo bisogna evitare di riporlo umido negli armadi

Le fibre lunghe, in particolare, non sono soggette al fenomeno di 'pilling', cioè alla fuoriuscita dei capi estremi dei fili, che dà alla superficie un aspetto peloso e opaco a causa dei bioccoli (le antiestetiche palline di filo così comuni nella lana).
Le fibre di cotone sono cave all'interno e quindi formano una sorta di intercapedine che funziona da isolante termico: evitano l'accumulo di calore d'estate e ne impedisce la dispersione in inverno.
Un difetto del cotone è l'infiammabilità: basta poco per fargli prendere fuoco. Per questo le industrie sottopongono i tessuti, soprattutto quelli destinati agli abiti da lavoro, a un trattamento chimico che li rende 'flame retardant', cioè resistenti alla propagazione della fiamma.
Il cotone è anche poco elastico, e quindi assai gualcibile. Questo inconveniente è limitato nei tessuti che subiscono il trattamento 'antipiega'. Le resine utilizzate durante il procedimento, però, riducono leggermente la resistenza del cotone.
Per superare invece il problema del restringimento dopo il lavaggio, soprattutto nelle felpe, il cotone viene combinato con il poliestere, oppure è sottoposto al trattamento di prerestringimento: (il filato è lavorato a trame larghe, quindi è reso compatto prima del confezionamento, così che il capo di abbigliamento con il lavaggio non perda la sua forma e la sua morbidezza). 

Come trattare i capi di cotone

I capi di cotone bianco per la casa o l'abbigliamento si lavano in lavatrice a 60°, mentre i tessuti colorati si lavano a temperature più basse. Solitamente si stirano sul diritto. I capi scuri vanno stirati prima sul rovescio poi sul dritto, con un panno, per evitare che il calore del ferro lucidi il tessuto. I capi di biancheria e di abbigliamento bianchi si possono inamidare per dare maggiore consistenza al tessuto ed evitare che si sgualciscano facilmente. Per il trattamento dei capi che non sono solo in cotone ma in mescola con altre fibre, è meglio seguire le indicazioni del fabbricante riportate sulla etichetta. I lavaggi frequenti e l'esposizione al sole tendono a scolorire i tessuti di cotone. I tessuti di cotone si usano nella confezione di biancheria per la casa e di capi di abbigliamento estivo, specialmente femminile. I tessuti di cotone hanno un costo non molto alto a differenza di quelli di lino.

LINO  Tra le molte specie di piante di lino, una sola la Linum Usitatissimum è coltivata per ottenerne la fibra tessile. I corti filamenti, distribuiti nella zona lungo lo stelo, vengono raccolti, macerati e poi filati con un sistema simile alla lana. La più antica e pregiata fibra naturale, viene ricavata dal 'libro' (strato corticale) di una pianta erbacea. La più antica e pregiata fibra naturale, viene ricavata dal 'libro' (strato corticale) di una pianta erbacea. fibra  ottenuta  dalla  pianta   'linum usitatissimum', alta da  cm.80 a cm.120, che viene  estirpata  dal  terreno per ottenere  la massima  lunghezza  della  fibra.   Per poterlo utilizzare, si  fa macerare il lino, in  modo che le  fibre  si  possano liberare dalle  parti gommose. Si passa poi alla pettinatura che elimina le fibre  più  corte e le impurità.  Dal punto di vista  chimico le cellule  che  compongono  le sue  fibre  sono  tenaci e nello stesso  tempo elastiche. Il processo di lavorazione è tra i più rispettosi dell'ambiente. Per la sua particolare struttura molecolare il lino assorbe acqua fino al 20% del peso  senza  che il corpo  avverta umidità, particolare che lo rende  indicato peri tessuti e gli abiti a contatto con la pelle. Il  lino  è  più  difficile da filare e più  caro del cotone,  però  è  più  resistente, può  essere lavato  molte volte senza   alterarsi,  anzi diventa  sempre  più   morbido,  cosa   molto  importante per i capi di abbigliamento di  uso quotidiano. 

CARATTERISTICHE: ricavata dall'unica pianta tessile coltivata in Europa Occidentale, si trae mediante macerazione la parte fibrosa, che conferisce al filato e al tessuto caratteristiche particolari: un'ottima capacità di assorbimento dell'umidità, freschezza, morbidezza, resistenza all'usura, tenacia, durata, possibilità di lavaggio ad alta temperatura.
Dal punto di vista chimico, le cellule che compongono le sue fibre si rivelano tenaci ed elastiche al tempo stesso: è per questo che sopportano così bene le sollecitazioni del processo di lavorazione che è tra i più rispettosi dell'ambiente.

Questa fibra è ricavata dal fusto di una pianta alta da 80 a 120 cm., poco ramificata e con piccoli fiori, di un colore variabile dal bianco all'azzurro intenso, che fioriscono solo per un giorno. La pianta del lino viene estirpata dal terreno in modo di avere la massima lunghezza della fibra. Dopo la macerazione avviene la separazione delle fibre tessili dai residui legnosi e quindi la pettinatura che elimina le impurità.

Le fibre di lino si mescolano a cotone, lana, seta, viscosa e poliestere e questi filati di mischia permettono di ottenere molti tipi di tessuto. La combinazione di due fibre consente di avere una "mano" diversa, cioè una consistenza ed un aspetto differenti da quelli ottenuti con filati semplici.
IMPIEGHI: per il

: viene ricavato dal fusto della pianta di lino e, come il cotone, è costituito quasi essenzialmente da cellulosa. Sia il lino fine che il lino grezzo sono molto duraturi. La coltura di questa pianta sobria e resistente richiede pochi pesticidi e concimi. Ancora oggi il processo di lavorazione avviene a mano.
Denominazioni: 'puro lino' (l'ordito e la trama sono di lino) e 'mezzo lino' o 'misto lino' (l'ordito è di cotone e la trama di lino, la parte di lino deve essere almeno del 40%). Le denominazioni 'mano lino' o 'tipo lino' non significano che il capo d'abbigliamento sia di lino. suo comfort e la sua freschezza il Lino trova impiego nell'abbigliamento, nella biancheria per la casa e nell'arredamento
Proprietà e cura:

Composto per il 70% di cellulosa, non provoca allergie, assorbe l'umidità e lascia traspirare la pelle: pertanto è indicato per la confezione di capi estivi, lenzuola, tovaglie, asciugamani e fazzoletti. Molto resistente, soprattutto se bagnato, può essere lavato moltissime volte senza alterarsi, anzi diventa sempre più morbido, cosa importantissima per i capi di abbigliamento e di uso quotidiano che richiedono lavaggi frequenti. Ha bassissima elasticità, pertanto i tessuti in lino non si deformano. Non è peloso per cu,i, se è usato come canovaccio in cucina, non lascia peli su piatti e bicchieri

E' la fibra naturale più resistente alla tensione e allo strappo (in particolare anche quando è bagnata) ma non è molto flessibile.Per la grande conducibilità del calore dà una sensazione di freschezza, ideale per le giornate calde.Il lino non gratta e non si sfilaccia.Può assorbire fino al 17% del proprio peso in umidità. Lavabile a 95 gradi, ma non va candeggiato perché ingiallisce. Tende a deformarsi, cosa che viene evitata con trattamenti meccanici .E' sensibile alle sfregature. Nei punti dove si irruvidisce è più chiaro. Non si devono togliere le macchie sfregando perché può scolorire, inconveniente che non si verifica se il lino è tinto 'in filo'. Si sgualcisce e va stirato. L'appretto con resine sintetiche lo rende più facile da trattare. Importante: attenersi alle indicazioni per il lavaggio delle stoffe di lino a colori chiari. Il lavaggio chimico non sempre fa scomparire completamente le macchie (macchie di sudore).

La capacità del lino di lasciar traspirare la pelle è paragonabile a quella del cotone. Ha buona resistenza all'usura, ma si sgualcisce con grande facilità. Questo 'vizio' è la causa della scarsa diffusione dei lino nell'abbigliamento. 
I manufatti di lino provenienti dalle zone di produzione di Francia, Belgio ed Olanda sono i migliori e vantano il marchio di qualità 'MASTER OF LINEN'. Il lino è coltivato anche in Europa Orientale, Russia, Brasile, Cina e Paesi Baltici, ma la sua qualità non è paragonabile a quella dell'Europa Occidentale.

Come trattare i capi di lino

Il lino può essere sottoposto agli stessi trattamenti che subisce il cotone, come l'applicazione di appretti a base di resine per ridurne la gualcibilità e a trattamenti antirestringimento.I capi bianchi si lavano in lavatrice a 60° C, mentre quelli colorati a temperature inferiori. I capi bianchi si stirano umidi con ferro ben caldo, anche a vapore, prima sul rovescio, poi sul diritto. I capi colorati, soprattutto se scuri, andranno stirati solo sul rovescio. Non serve inamidare il tessuto perchè con la stiratura il lino tornerà sostenuto. Se appenderete sopra la vasca da bagno i capi ripiegati in valigia, torneranno a posto: il vapore aiuterà ad ammorbidire le pieghe. Per capi da lavare a secco è preferibile seguire le indicazioni riportate sull'etichetta, evitando spiacevoli sorprese.

SETA L'unica fibra animale, prodotta da insetti, considerata sin dall'antichità sinonimo di lusso. È prodotta da un baco serigeno o da altri bachi cresciuti sugli alberi. Fibra animale prodotta dal baco da seta. Il baco appena nato è un verme che mangia unicamente le foglie del gelso. In 34 settimane diventa adulto ed inizia a cercare un posto dove preparare il bozzolo. Da un' apertura situata sotto la bocca il baco secerne una bava sottilissima che, a contatto con l'aria, si solidifica e che, guidata con movimenti ad otto della testa, si dispone in strati formando il bozzolo. Il baco impiega 34 giorni per preparare il bozzolo formato da circa 2030 strati concentrici costituiti da un unico filo. All'interno del bozzolo il baco si trasforma in crisalide e poi in farfalla. In natura la farfalla esce dal bozzolo, vive solo il tempo necessario alla fecondazione ed alla deposizione delle uova e poi muore. nella coltivazione dei bachi, per non sciupare la continuità del filo, i bozzoli vengono messi in acqua bollente per uccidere la crisalide. Una spatola toglie gli strati esterni del bozzolo, poi, trovati i capi dei singoli bozzoli, si arrotola il filo di seta sugli aspi. Ci sono tre diversi tipi di filo di seta: la seta tratta d'allevamento, che è la più regolare e di massimo impiego; la seta tussah ottenuta da bozzoli di bachi che vivono allo stato naturale, con filo grosso ed irregolare; la seta doppia (shantung) ottenuta dal fenomeno naturale di due bachi che filano insieme lo stesso bozzolo, il cui filo presenta delle 'fiammature' caratteristiche.

si ottiene dalla bava del baco da seta. La pura seta è la fibra naturale più confortevole.
Denominazioni: mentre la 'pura seta' è ottenuta solo dalla parte centrale del bozzolo, la 'seta' - generalmente più a buon mercato - è prodotta usando gli strati più esterni ed interni del bozzolo. Dai residui si ottiene la cosiddetta seta 'bourette', riconoscibile per la sua struttura nodosa. La seta 'tussah' è ottenuta da bozzoli selvatici e ha un filo più grosso e irregolare.
Osservazioni: gli alberi di gelso, delle cui foglie si nutrono i bruchi, sono trattati con pesticidi. I procedimenti di lavorazione inquinano le acque. I prodotti chimici usati nelle filande di seta sono dannosi anche per le operaie che vi lavorano.
Suggerimento: acquistate seta con un marchio ecologico riconosciuto (vedi 'marchi ecologici e del commercio equo').
La più nobile, la più morbida, la più fine tra  le  fibre  naturali.  Freschissima  d'estate  e  calda d'inverno,  è  un filamento continuo, molto sottile  e  lucente,  costituito  da  due  bave  a sezione  triangolare che combaciano da un lato 
e  che  il  baco depone intorno a sé in più strati per  formare  un  involucro  dentro  il  quale   si racchiude  durante   le  sue  trasformazioni   in crisalide prima e farfalla poi. Solitamente si dà il nome di seta  al  filamento lungo dai 600 ai 900
metri  del  bozzolo  del  'Bombyx mori',   che  si nutre di foglie di gelso Purissima seta, da secoli la fibra più pregiata e ricercata. Ai tempi di Marco Polo lunghe carovane attraversavano l'intero continente asiatico per potersi procurare le migliori pezze nei mercati d'Oriente. Oggi, per valorizzare le sue qualità naturali, viene sottoposta a diversi trattamenti: tintura, apprettatura, antipiega

CARATTERISTICHE: termoisolante, leggera, elastica, flessibile, brillante, destinata all'abbigliamento e arredamento di lusso.. La seta ha caratteristiche molto diverse rispetto alle altre fibre naturali. È impermeabile all'umidità e si copre facilmente di aloni e macchie nei punti dove viene più a contatto col sudore. Non sopporta esposizioni prolungate al sole che ne spengono la lucentezza e ne attenuano i colori. A contatto con la fiamma, ha una combustione molto lenta ed emette un odore simile a quello dei capelli bruciati.
I tessuti di seta resistono poco all'usura. Nelle parti più soggette a sfregamento (collo, polsini, giro maniche) si manifesta il fenomeno di 'pilling', si forma cioè quella leggera peluria che fa perdere intensità al colore e schiarisce il tessuto.

IMPIEGHI: viene impiegata in tutto l'abbigliamento esterno, donna e uomo, camiceria compresa e in mista per stoffe e drapperie; nell'abbigliamento intimo e anche nel corredo casa.

Proprietà e cura: Nonostante la sua leggerezza, la seta dà una piacevole sensazione di calore. Ha una buona compensazione termica. Tessuto elastico, compatto e leggero. Ha buone qualità assorbenti (fino al 30 % del proprio peso). Non dà la sensazione di essere umida. E' sensibile alle macchie di sudore. Attenzione in caso di smacchiatura. Non viene intaccata dalle tarme.Lavare a mano o chimicamente. Non strofinare né sfregare. La seta tende a sgualcirsi e va stirata (attenzione alla temperatura del ferro da stiro!). La seta riflette la luce con uno splendore inimitabile ed assorbe facilmente le tinture con grande ricchezza di sfumature. L'elasticità del filo di seta da al tessuto una particolare resistenza ed il semplice contatto dell'aria gli consente di mantenere la sua freschezza anche senza stiratura. La seta per la sua morbidezza permette una caduta perfetta degli orli ed un facile drappeggio. Non resiste alla luce solare e si macchia con il sudore. E' anallergica e trattiene il calore del corpo. La vera seta si riconosce al tatto e dal peso, ma in caso di incertezza basterà bruciare un filo per accertarsene. Se è di seta brucerà lentamente emanando un odore di corno tipico delle fibre animali.

Come trattare i capi di seta

E' preferibile lavare a secco i capi di seta. In caso di lavaggio in acqua, prima di immergere interamente i capi, è opportuno verificare la solidità dei colori bagnando solo un angolo. I capi si lavano con acqua tiepida e sapone neutro; non si strofinano e non si torcono. Si sciacquano in acqua tiepida e si stendono ad asciugare in luogo ventilato e lontano da fonti di calore. Infine si stirano con ferro tiepido. Il crepe-de-Chine è un tessuto in seta che si restringe con il lavaggio, ma riprende la forma originaria con la stiratura.

DERIVATI della SETA

CASHMERE/SETA FINE
E' una composizione che permette di ottenere capi eccezionalmente fini, leggeri, e morbidi al tatto  unendo  la  freschezza  della  seta  alla proprietà  principale del cashmere di assorbire il calore del corpo, in estate. Utilissimo in inverno come sottogiacca,caldo e poco ingombrante è veramente unico.  I capi che  proponiamo in quanto  confezionati con due fibre assolutamente anallergiche, possono essere  portati a diretto  contatto con la pelle.   Sono  adatti  a  tutte  le  occasioni: si 'fanno notare' sia per l'uomo che per la donna anche nelle occasioni più importanti. Ricordiamo che tra i vari capi confezionati con queste due fibre troverete presso il nostro negozio  le  famose  'Pashmine

Lana: quella che viene generalmente denominata 'lana' è la fibra ricavata dal vello della pecora. La sua qualità è determinata dalla razza, dallo stato di salute, dall'età e dalle condizioni di allevamento degli animali, ma anche dal clima. La finezza e l'arricciatura della lana dipende dalla razza della pecora (merinos, leicester, cheviot, oxford, lincoln land, ceviot) e dalla qualità della lana (crossbred, land, lambswool).
Denominazioni: solo la lana proveniente da pecore vive può essere definita 'pura lana vergine'. Attenzione al marchio          che contraddistingue la pura lana. Deve essere presente anche accanto a denominazioni come merinos (molto fine), crossbred (più grossolana), lambswool o cool wool (tessuto leggero di lana vergine). Tutte le altre qualità - lana ricavata da animali macellati, malati o morti, lana di conceria (staccata dalla pelle con procedimento chimico prima della conciatura) e lana recuperata, rigenerata o alpakka (materiale riciclato) - sono chiamate semplicemente 'pura lana'. La lana rigenerata è ottenuta da cascami di filatura, stracci di lana o misti trattati con acidi che hanno lo scopo di allontanare le altre fibre. Si ricordano shaddy, derivata da capi di maglieria, mungo, ottenuta da tessili a fibre corte, e alpakka. Se manca l'aggettivo 'pura', vuol dire che il tessuto contiene anche fibre sintetiche. Sull'etichetta deve essere indicata la composizione esatta.
Osservazioni: molti allevatori ricorrono ancora regolarmente ai pesticidi per liberare le loro pecore dai parassiti. Generalmente i residui sono eliminati durante la lavorazione della lana tramite il lavaggio.
Suggerimento: scegliete lana non trattata, proveniente da allevamenti biologici.La più diffusa ed importante fibra animale che costituisce il vello di varie razze ovine. Da sempre, l'uomo si è servito del pelo degli animali, utilizzandone semplicemente le pelli, per proteggersi dal freddo. La lavorazione della lana divenne invece un'arte presso i popoli dell'Assiria e della Babilonia. Dopo l'invenzione del primo telaio meccanico, progettato da Leonardo da Vinci, l'Italia diventò uno dei Paesi più attivi nella trasformazione e nell'esportazione dei tessuti di lana.
Dal punto di vista commerciale, la lana, come il cotone, viene classificata in base alla sua finezza, cioè al diametro in micron del filamento. La finezza dipende in larga parte dall'animale da cui è ricavata.
La lana può assorbire vapore acqueo fino al 30 per cento del suo peso senza dare la sensazione di bagnato. Questo è dovuto all'azione degli aminoacidi che compongono le fibre, che incorporano l'umidità e la restituiscono all'ambiente. Per lo stesso motivo la lana svolge la funzione di regolatore termico: se un tessuto di lana a una temperatura di 20 gradi viene portato in un ambiente gelido e umidissimo (0 gradi e 90 per cento di umidità), si raffredda solo dopo circa quattro ore, dando la possibilità al corpo umano di adattarsi man mano al nuovo clima.
Allo stesso tempo, questa formidabile fibra è impermeabile all'acqua, grazie alla sostanza grassa da cui è ricoperta. La reazione della lana all'acqua è molto simile a quella delle piume che ricoprono gli uccelli: le gocce si condensano sulla superficie e vengono assorbite solo in minima parte. La capacità di assorbire umidità e, allo stesso tempo, di respingere l'acqua, è una delle caratteristiche più positive della lana.
Facciamo ancora i complimenti alla lana: è molto elastica, quindi non si stropiccia facilmente; si sporca meno di altri tessuti per la modesta elettricità statica e la proprietà idrorepellente; non si incendia facilmente e tende allo spegnimento spontaneo.
La dote più apprezzata, però, è quella di tener caldo. Ma se protegge dal freddo, protegge anche dalle temperature molto elevate. Tanto che i beduini del deserto utilizzano lo stesso barracano di lana sia contro il gelo della notte che contro la temperatura torrida del giorno. Questa 'magica' proprietà è dovuta all'aria trattenuta dalle fibre ruvide e ondulate che trasformano il tessuto in una specie di cuscinetto termoisolante.

CARATTERISTICHE: grazie alla sua particolare struttura e alla fitta ondulazione delle fibre, possiede eccellenti qualità e proprietà, come: igroscopicità (assorbe umidità), forte protezione termina, elasticità, resistenza all'usura ed alla fiamma.

Non solo virtù La lana è soggetta al fenomeno del 'pilling'. È il primo segnale di logoramento dell'indumento evidente soprattutto nelle parti più soggette a sfregamento. Altro inconveniente: subisce facilmente l'attacco delle tarme, delle quali sembra essere il cibo preferito. Oggi, però, in fase di lavorazione, molti filati vengono trattati con particolari sostanze chimiche anti-tarma. Altri trattamenti applicati alla lana facilitano il lavaggio in lavatrice e ritardano l'infeltrimento.

IMPIEGHI: in tutti i campi del tessile, pura o in mischia con altre fibre. Ne esistono molte varietà, classificabili in base a finezza, lunghezza, colore e lucentezza.

Proprietà e cura: Gli indumenti di lana sono ideali per i giorni freddi. E' la fibra naturale più leggera, ma tiene caldo. E' termoisolante. Può assorbire fino al 33% del proprio peso di umidità. Ciò nonostante resta secca al tatto. Mantiene la forma ed è elastica (le fibre si rigenerano quando si arieggia il capo d'abbigliamento). Le spiegazzature si eliminano da sole quando il capo in lana è esposto all'aria umida (basta appenderlo fuori di notte). Nei capi in lana si possono fissare durevolmente le pieghe stirandoli umidi a circa 70 gradi. Non si sporca facilmente. Gli odori sgradevoli scompaiono arieggiandola. Difficilmente infiammabile, le fibre non fondono. Lavare a mano. La lana può essere lavata in macchina solo se c'è un'indicazione in questo senso (vedi 'resistente al lavaggio'). Mai sfregare o strizzare energicamente. Riporre i capi in lana solo se sono puliti per evitare che vengano intaccati dalle tarme. Tende a ingiallire se conservata in modo non corretto.

C'è pecora e pecora
A seconda della provenienza, la lana ha caratteristiche differenti. Le pecore (mille specie diverse) si dividono in tre grandi gruppi, Merinos, razze incrociate, pecore indigene, che danno origine a tre tipi di lane diverse.
Razze incrociate
Sono il risultato di incroci fra Merinos e razze locali. Producono lana meno pregiata, di media lunghezza, poco fine, destinata alla produzione di coperte e tappeti.
Pecore indigene
Sono le innumerevoli razze locali. La loro lana, fra le più comuni, lunga, setolosa, è impiegata soprattutto per le imbottiture dei materassi.
Le altre lane
Accanto alle lane di pecora e di capra, ci sono le lane di altri animali, chiamate fino a pochi anni fa semplicemente 'peli fini'.
Sono: la vigogna, il cachemire (o cashmere, in inglese), il mohair, l'alpaca, la lana di cammello, di lama e di guanaco. Oggi, la legge consente di classificarli nella categoria delle lane, ma la loro qualità e il valore commerciale è superiore rispetto al vello delle pecore.

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ALPACA   fibra  naturale  ottenuta  dal  pelo dell'animale omonimo, un camelide  molto simile al lama, ma più  piccolo.  La  resa  media  è  di gr.300 di pelo per ogni animale.  Il vello è lungo e ruvido all'esterno, morbido e lanoso  nel  sottopelo, preziosissimo con diametro di 14 micron :proviene da ruminanti domestici simili al lama che vivono in Perù e Bolivia. Con il pelo addominale, sottile e leggermente arricciato, si produce una lana fine, morbida e brillante. Il pelo dorsale, più grosso, viene invece utilizzato per produrre fibre miste. Attenzione: la denominazione 'alpakka' significa che si tratta di un prodotto ottenuto dalla rigenerazione di altri tessuti di lana misti.
La lana fornita dall'alpaca, altro camelide andino, è molto simile al mohair. Dal vello esterno dell'animale, tosato ogni due anni, si ricava la lana ordinaria, da quello interno i filati più fini. Si classifica anche in base al colore: bianco, grigio, marrone chiaro, marrone scuro, nero, pezzato, infine il rossiccio, quello di maggiore pregio.
Proprietà e cura:

I capi in lana di alpaca sono confortevoli e tengono caldo. Lavare delicatamente e solo a mano. Vedi anche 'lana'.

Angora: proviene dalle capre d'angora (che danno una fibra pregiata), mentre lo è meno quella ottenuta da una razza di conigli asiatici d'allevamento. Con il pelo fine e brillante si producono capi di biancheria intima o articoli di maglieria. E' una lana molto morbida. Viene utilizzata anche come componente per il feltro. Dal coniglio d'angora si ricava un pelo particolarmente soffice al tatto e molto caldo. Il maggior produttore è la Cina, ma in passato (fino alla vigilia della seconda guerra mondiale) anche gli allevamenti italiani delle Toscana e del Veneto erano molto apprezzati. La tosatura consiste nel pettinare gli animali ogni tre mesi. Il segreto della morbidezza e del candore del pelo sta nella tecnica di allevamento dei conigli, tenuti in gabbie accuratamente pulite ma immerse nella semioscurità. Non proprio una bella vita, ci sembra. Che ne dite?
Proprietà e cura: E' particolarmente calda. Ideale per biancheria anti-reumatismi. Si infeltrisce facilmente e si sfilaccia. Le sue fibre tendono ad annodarsi. Si carica di energia elettrostatica. Lavare delicatamente e solo a mano. Vedi anche 'lana'. 

Cachemire: La fibra, finissima, è seconda soltanto alla vigogna. Si ricava dalla lanugine del sottopelo della capra omonima, che vive sugli altipiani della Mongolia e della Cina, in Tibet e nell'Iran, a un'altezza di mille metri. Il freddo intenso, che può raggiungere punte di 30 gradi sotto zero, fa sviluppare agli animali un fitto vello. In primavera i tosatori, con lo speciale pettine, prelevano la lanugine formata nel sottopelo: in media ogni capretta dà circa 200 grammi di cachemire, di cui solo 110 grammi sono usati per la manifattura. Ecco spiegato perché il cachemire è così raro e prezioso. 

proviene da una capra che vive nella regione dell'Himalaya, nel sud della Russia e nell'Asia minore. La lana di cachemire è molto morbida e maneggevole. La si usa per produrre maglieria fine. E' molto cara. Il cashgora è l'incrocio fra una capra falconieri (di montagna) e una mohair (capra di pianura). Riunisce le proprietà delle due fibre naturali. I tessuti misti devono indicare nell'etichetta la composizione in percentuale
Proprietà e cura: La maglieria in cachemire tiene caldo ed è molto confortevole. Lavare a mano molto delicatamente. Vedi anche 'lana'.

Cammello: tipo di fibra sottoposta al marchio IWS (pura lana vergine) ottenuto dal sottopelo o peluria sia del cammello che della pecora. E' particolarmente caro. All'origine delle fibre nobili c'è lui, il cammello. Morbida e compatta al tatto, la fibra tessile ottenuta dal suo pelo ha il tipico colore marroncino che prende il suo nome: il color cammello. 

Guanaco
A differenza della vigogna, il guanaco un camelide non addomesticabile delle Ande è tuttora ucciso per il prezioso pelo, simile a quello della volpe rossa. È un valido motivo per non comprare la lana o la pellicce che se ne ricava.

Lama
Vive in America latina, in particolare sulle Ande, ed è l'animale più simile al cammello, per dimensioni.
Ne viene utilizzato soprattutto il sottopelo, da cui si ricavano tessuti lucidi, fini e leggeri.

Merinos 
Originaria del Sud Africa, questa razza costituisce l'allevamento tipico delle montagne australiane e fornisce la lana più pregiata. Un solo animale può raggiungere il prezzo di svariati milioni di lire. In compenso, a fronte dei due chili di lana prodotti mediamente da una delle nostre pecore comuni, un esemplare Merino può fornirne anche dieci chili: quanto basta per confezionare trenta-quaranta maglioni.
Il pelo dell'animale, corto, arricciato e molto fine, viene impiegato quasi esclusivamente per capi di abbigliamento.


Mohair 

Fibra tessile ottenuta con pelo soffice e lungo della capra d'angora.
Questa lana prende il nome da una razza di capre che vive in alcune regioni della Turchia. Dal pelo poco arricciato si ricava una fibra più lucida e brillante di quella di pecora. Dal capretto giovane ottiene il Kid mohair, più fine e più morbido.

fibra di pelo di capra d'angora (America del nord, Sudafrica, Europa del sud e Vicino Oriente). La lana di mohair è molto lucente. Di solito la si usa mischiata con altre fibre.
Proprietà e cura: Molto robusta e elastica. Infeltrisce difficilmente. Immagazzina molta aria e per questo tiene caldo. Lavare a mano delicatamente. Vedi anche 'lana'. Attenzione: la dicitura 'As mohair' (come mohair) indica un tessuto sintetico

Vigogna

Il più fine è il pelo di vigogna, un piccolo camelide, un 'cugino' del comune cammello, che vive allo stato brado in Perù. L'uso di questo pelo fu vietato venti anni fa dalla Convenzione di Washington, perché la vigogna si stava avviando all'estinzione. Per ottenerne il mantello gli animali venivano cacciati e uccisi. Oggi, con nuovi sistemi, il sottopelo, impiegato per l'abbigliamento, può essere tolto senza uccidere l'animale, e la lana più pregiata del mondo ha ripreso a circolare.
Stoffa soffice e calda tessuta con la morbida lana dell'animale omonimo.

ALTRE FIBRE NATURALI

Canapa: è una fibra che si ricava dalla pianta omonima. Può assorbire umidità fino al 30% del suo peso. Con la canapa si producono corde, fili, tessuti tecnici e, ultimamente, di nuovo anche abiti.
Proprietà e cura:

molto duratura e resistente agli strappi e agli sfregamenti.

Cafioc: fiocco di canapa da unire a rayon, cotone o lana per aumentare la loro resistenza
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Juta: si ricava dal fusto di alcune piante della famiglia delle Tiliacee, assai ricche di fibre (3 o 4 volte più della canapa). Per essere tessuta subisce più o meno le stesse lavorazioni della canapa di cui ha gran parte delle caratteristiche. Imbianchita e tinta si usa per tende, tappezzerie, tappeti o per tele di imballaggio e cordami.
Kapok: Fibra proveniente dai peli lanugginosi che rivestono l'interno del frutto del kapok.
detto anche lana vegetale si ottiene dai frutti di alcune Bombacee, non è adatto ad essere filato ma viene usato come materiale di imbottitura.
Attenzione: essendo piuttosto costoso viene sostituito con un materiale sintetico che è in commercio col nome di capok.
Abaca
Fibra tessile proveniente dalla pianta omonima è detta anche canapa di Manila.
Alfa Fibra
Proveniente dalla foglia della pianta omonima.
Cocco
Fibra legnosa della noce di cocco usata soprattutto per l'arredamento.
Ramiè
Fibra ottenuta dalla pianta omonima detta anche ortica bianca.

Ramié:

è una fibra bianca, fine e lucente che assomiglia al lino e si ottiene dal fusto di una pianta erbacea dello stesso nome, coltivata soprattutto in Cina. Dà lucentezza alle fibre miste.
Proprietà e cura: Fibra naturale pura molto confortevole. Resistente agli strappi. Si stropiccia e deve essere stirata. Vedi anche 'lino'.
Sisal: fibra che si ottiene dalle foglie di alcune specie di Agave. E' usata soprattutto per cordaggi, stuoie e spazzole.

LE FIBRE ARTIFICIALI

Si ottengono trattando la cellulosa naturale di piante diverse (la stessa che costituisce le fibre vegetali), opportunamente trasformata e sciolta con solventi, e successivamente filata sotto forma di fibra tessile in filo continuo oppure in fiocco (fibra discontinua).

Sono ottenute da lavorazioni e filatura della cellulosa del legno. Assorbono molto l' umidità, faticano ad asciugare, sono meno resistenti delle fibre naturali alle alte temperature.

Acetato

Fibra tessile artificiale derivata dalla cellulosa.

CARATTERISTICHE: morbida e delicata, aspetto serico, colori vivi e brillanti, buone doti di traspirabilità, igroscopicità e comfort.

IMPIEGHI: nell'abbigliamento femminile (abiti, camicette), velluti anche in mischia con altre fibre, nelle fodere, nella maglieria esterna estiva, cravatte, nastri, rasi, passamanerie e broccati per l'arredamento.

Rayon

Filo tessile artificiale ottenuto a partire dalla cellulosa (denominato anche Viscosa) e usato come sostituto della seta.

CARATTERISTICHE: ha un aspetto serico, comfort tipico delle fibre vegetali, buona resistenza all'usura (allo stato asciutto), con una buona capacità di assorbimento dell'umidità.

IMPIEGHI: diffusa in numerosissimi impieghi anche in mischia con altre fibre naturali o sintetiche, nei campi dell'abbigliamento, arredamento.

Cupro

E'un filo multibava sottilissimo di origine naturale, la materia prima è costituita da sottilissimi e corti filamenti del cotone.

CARATTERISTICHE: morbida e particolarmente serica, è caratterizzata da una notevole brillantezza dei colori, buona resistenza all'usura, ottima traspirabilità e buon assorbimento dell'umidità. Antistatica e di grande comfort.

IMPIEGHI: foderami, abbigliamento serico, arredamento, biancheria intima e maglieria, etichette e nastri.

Lyocell

Fibra tessile la cui materia prima legnosa si trasforma in una fibra di cellulosa dai molteplici utilizzi: esemplare dal punto di vista ecologico, economica nelle lavorazione e riciclabile al 100%.

CARATTERISTICHE: morbida e luminosa è vicina per aspetto e mano alle fibre naturali come la seta: è traspirante e resistente.

IMPIEGHI: pura o in mischia con altre fibre per abbigliamento femminile/maschile, formale e casual, maglieria esterna e intima.

Viscosa

Filo tessile artificiale derivato dalla cellulosa (denominata anche Rayon) viene usato come sostituto della seta.

CARATTERISTICHE: mano dolce e aspetto serico, comfort tipico delle fibre vegetali, buona resistenza all'usura (allo stato asciutto), elevata capacità assorbimento dell'umidità.

IMPIEGHI: diffusa in numerosissimi impieghi anche in mischia con altre fibre naturali o sintetiche sia nel campo dell'abbigliamento che dell' arredamento.

Modal

Fibra tessile derivata dalla viscosa modificata ma con una migliore tenacità.

CARATTERISTICHE: mano morbida, ottica brillante, eleganza dei tessuti. Ottimo partner di mischia per cotone, lana e sintetici.

IMPIEGHI: camicie, camicette, abiti, denim, abbigliamento sportivo e per il tempo libero, lingerie, tovaglie, asciugamani.

FIBRE SINTETICHE o CHIMICHE

Sono le fibre tessili create dall'uomo mediante processi industriali fisico-chimici, partendo da materie prime esistenti in natura. Si distinguono in fibre artificiali (dette anche cellulosiche) e sintetiche, le fibre fatte dall'uomo sono progettabili in funzione delle esigenze del consumatore e sono in costante evoluzione per offrire sempre nuove prestazioni in termini di comfort, estetica, sicurezza e rispetto ambientale.

Fibre derivante da sostanze organiche di sintesi che vengono polimerizzate, ottenendo lunghi catene molecolari (macromolecole) filabili sotto forma di filo continuo o di fiocco (fibra discontinua). Fibre derivante da sostanze organiche di sintesi che vengono polimerizzate, ottenendo lunghi catene molecolari (macromolecole) filabili sotto forma di filo continuo o di fiocco (fibra discontinua).Sono fibre costituite da polimeri chimici di tipi molto diversi. Le caratteristiche cambiano molto da fibra a fibra: possono essere elastiche, impermeabili, indeformabili, ingualcibili, poco sensibili ad assorbire umidità o a lasciare traspirare. Solitamente non sono resistenti alle alte temperature.

Acrilica

Fibra costituita da macromolecole, in genere usata sotto forma di fiocco, usata pura o mista con lana o cotone.

CARATTERISTICHE: leggerezza, morbidezza, voluminosità, lanosa e calda, elevata protezione termica. Facile manutenzione, irrestringibilità. Ottima resistenza alla luce solare e agli agenti atmosferici. Inattaccabile da muffe, microorganismi, tarme. Buona tingibilità nei colori più brillanti e nelle sfumature più delicate. Buona resistenza allo stropicciamento. Facilità di lavaggio e di asciugatura senza infeltrire.

IMPIEGHI: maglieria esterna, intima, calzetteria.Tappeti, tessuti e velluti per arredamento: lunga durata, resistenza allo sporco, facile pulitura.Tende per esterno: ottima resistenza alla luce solare, alle muffe ed agli agenti atmosferici.

Modacrilica

Fibra ottenuta da macromolecole generalmente disponibile come fiocco.

CARATTERISTICHE: ottima resistenza alla fiamma (caratteristica premiante per ambienti pubblici e privati, regolamentati da precise normative di 'prevenzione al fuoco'), qualità molto vicine alla fibra acrilica, tenacità, stabilità dimensionale, resistenza alla luce e ai lavaggi. Morbida al tatto, buona tingibilità, solidità e brillantezza di colori, resistenza agli agenti chimici, facilità di manutenzione, elevata protezione termica, atossicità.

IMPIEGHI: tessuti per arredamento (tendaggi, rivestimento mobili). Tessuti per selleria e rivestimento per mezzi di trasporto (aerei, treni, navi, auto, ecc.). Tessuti a pelo per pellicce ecologiche, giocattoli e peluches. Abbigliamento domestico e protettivo.

Pavimentazione tessile, coperte e copriletti.

Poliammidica

Fibra ottenuta da macromolecole, è stata la prima fibra sintetica ed è nota anche come Nylon. Usata in filo continuo e fiocco.

CARATTERISTICHE: elevata resistenza alla rottura, alla deformazione, all'abrasione. Facile manutenzione (lavaggio, asciugatura, non stiro), ottima tingibilità, ingualcibilità.

IMPIEGHI: collants e calzetteria: capi leggerissimi, elastici di buona durata che fasciano senza stringere, di facilissima manutenzione.

Intimo, bagno: capi molto leggeri di grande comfort (asciugano subito), di facile manutenzione. Abbigliamento femminile: capi soffici, con buona traspirabilità e particolare brillantezza.

Abbigliamento sportivo e casual, impermeabili, ombrelli: impermeabilità e durata. Imbottiture, foderami: comfort e facilità di manutenzione. Possibilità di ottenere manufatti a ritardo di fiamma approvati per l'uso in locali pubblici. Usi tecnici, borse e valigerie, pneumatici, corde, feltri: leggerezza, grande resistenza (anche alle muffe), facile manutenzione.

Poliestere

Fibra ottenuta da macromolecole, disponibile sia come fiocco sia come filo liscio o voluminizzato; prodotto anche in versione 'flame retardant'. Disponibile anche come microfibra.

CARATTERISTICHE: elevata resistenza alla rottura, elasticità. Buona resistenza all'abrasione. Ingualcibilità, 'lava-indossa' (si lava facilmente, asciuga rapidamente, non occorre stirare. Adatta ad impieghi in puro oppure in mischia con cotone, lino, lana, seta, viscosa, ecc. Resistente alla luce.

IMPIEGHI: abbigliamento in genere, abbigliamento sportivo e casual; impermeabili, abiti da lavoro; lunga durata, indeformabilità, irrestringibilità, ingualcibilità, mantenimento della piega, facilità di manutenzione.Abbigliamento serico femminile, lingeria e abbigliamento intimo; foulards e cravatte, inoltre, essendo morbido al tatto ed avendo un aspetto serico risulta gradevole da indossare. Tendaggi, biancheria per la casa, foderame, rivestimento mobili, tappezzeria, interni auto: durata, facilità di manutenzione, resistenza alla luce, all'umidità. Borse e valigerie, feltri e filtri: inalterabilità, leggerezza, durata. Applicazioni medicali.

Polipropilenica

Fibra ottenuta da macromolecole disponibile come fiocco e come filo continuo liscio e voluminizzato.

CARATTERISTICHE: tinta con ottima solidità dei colori, elevata resistenza meccanica, buona resistenza all'abrasione e all'usura, ottima resistenza agli agenti chimici, non assorbe liquidi e quindi ha proprietà antimacchia, facilità di manutenzione con brevi tempi di asciugatura, stabilità dimensionale.

IMPIEGHI: maglieria intima, sportiva e calzetteria: irrestringibile, indeformabile, mantiene la pelle asciutta, trasferendo all'esterno l'umidità corporea. Termoisolante, leggera, infeltrabile. Impiegata per la fabbricazione di pannolini e assorbenti igienici: filtra i liquidi organici, non provoca irritazioni, morbida e leggera. Coperte e copriletti: leggerezza, facilità di manutenzione, infeltrabilità, elevata coibenza termica. Moquettes e rivestimenti murali: buona resistenza all'uso, antistaticità, stabilità dimensionale, facilità di manutenzione.

Poliuretanica (Elastan)

Fibra sintetica prodotta come filo continuo.

CARATTERISTICHE: elasticità elevata, allungata sotto una forza di trazione fino a raggiungere sei volte la lunghezza iniziale, riprende rapidamente e sostanzialmente tale lunghezza non appena cessa la forza di trazione. È resistente agli agenti ossidanti e inquinanti (fumi, lavaggi a secco, ecc.) e all'acqua clorata. Può essere impiegata in puro o in mischia con altre fibre inestendibili, sia sintetiche che naturali, conferendo loro elasticità.

IMPIEGHI: tessuti per costumi da bagno, abbigliamento esterno, abbigliamento sportivo, corsetteria, calzetteria, pizzi e nastri elastici.

Elastan (Poliuretanica)

Fibra sintetica prodotta come filo continuo.

CARATTERISTICHE: elasticità elevata, allungata sotto una forza di trazione fino a raggiungere sei volte la lunghezza iniziale, riprende rapidamente e sostanzialmente tale lunghezza non appena cessa la forza di trazione. È resistente agli agenti ossidanti e inquinanti (fumi, lavaggi a secco, ecc.). Può essere impiegata in puro o in mischia con altre fibre inestendibili, sia sintetiche che naturali, conferendo loro elasticità.

IMPIEGHI: tessuti per costumi da bagno, abbigliamento esterno, abbigliamento sportivo, corsetteria, calzetteria, pizzi e nastri elastici. Altre fibre chimicheproteica: fibra ottenuta a partire da sostanze proteiche naturali rigenerate e stabilizzate mediante l'azione di agenti chimici.

Nylon

Fibra ottenuta da macromolecole; è stata la prima fibra sintetica ed è nota anche come Poliammidica. Usata in filo continuo e fiocco.

CARATTERISTICHE: elevata resistenza alla rottura, alla deformazione, all'abrasione. Facile manutenzione (lavaggio, asciugatura, non stiro), ottima tingibilità, ingualcibilità.

IMPIEGHI: collants e calzetteria: capi leggerissimi, elastici, di buona durata, che fasciano senza stringere, di facilissima manutenzione.

Intimo bagno: capi molto leggeri di grande comfort (asciugano subito) di facile manutenzione.

Abbigliamento femminile: capi soffici, con buona traspirabilità e particolare brillantezza.

Abbigliamento sportivo e casual, impermeabili, ombrelli: impermeabilità e durata. Imbottiture, foderami: comfort e facilità di manutenzione. Rivestimento mobili, interni auto: ottimo adattamento alla forma, durata.

Moquettes: durata e resistenza, inalterabilità nel tempo, facile pulizia. Possibilità di ottenere manufatti a ritardo di fiamma approvati per l'uso in locali pubblici.

Usi tecnici, borse e valigerie, pneumatici, corde, feltri: leggerezza, grande resistenza (anche alle muffe), facile manutenzione.

ALTRE FIBRE CHIMICHE

Triacetato: fibra di acetato della cellulosa.

Gomma: fibra elastomerica che, allungata sotto una forza di trazione fino a raggiungere tre volte la lunghezza iniziale, riprende rapidamente e sostanzialmente tale lunghezza non appena cessa la forza di trazione.

TESSUTI

ARMATURA

CARATTERISTICHE

Tela

L'armatura 'Tela' è la più semplice: ogni filo della trama passa alternativamente sopra e sotto ogni filo dell'ordito. Le tele sono molto resistenti e la loro struttura è usata per stoffe leggere ed estive. I fili dell'ordito e della trama possono essere della stessa tinta o in due colori differenti, in questo caso si ottiene una tela con un disegno o piccolissimi scacchi.

Saia

L'armatura "Saia" è quella maggiormente impiegata nella produzione dei tessuti di lana e una delle più resistenti. Il filo della trama passa sopra due o al massimo quattro fili dell'ordito; successivamente si sposta di un filo verso destra o sinistra, formando intersezioni diagonali che caratterizzano la struttura ad intreccio.

Raso

L'armatura "Raso" è quella nella quale i punti di intersezione fra trama e ordito sono ridotti al minimo indispensabile. Il filo della trama passa sotto quattro o più fili dell'ordito in modo sfalsato, lasciando slegati i fili dell'ordito. I tessuti con questa armatura appaiono lisci ed uniformi, ma sono molto più facile a logorarsi.

Panama

L'armatura "Panama" è una variante dell'armatura "Tela". Nell'armatura "Panama" i fili dell'ordito e della trama sono accoppiati o multipli, senza intrecciarsi. Questa armatura è più lenta ed ha durata e resistenza inferiore rispetto all'armatura "Tela".

A Riccio

Nell'armatura "A riccio" si aggiunge all'armatura base (tela o saia) un filo in trama, che viene allungato in anelli sulla superficie del tessuto. Questi anelli vengono poi tagliati o rasati, come per il peluche o il velluto, o lasciati a forma di anelli, più o meno grandi, come per la spugna.

Jaquard

Le armature per i tessuti a disegni richiedono invece dispositivi speciali fissati al telaio. Una di questa è l'armatura "Jaquard" in cui i fili della trama e dell'ordito, controllati individualmente da un dispositivo, si intrecciano creando motivi complessi. I tessuti Jaquard sono molto costosi perchè richiedono una lunga preparazione del telaio.

Alcantara

Caratteristiche Consigli

Tessuto ad armatura tela, in poliestere. Viene trattato con procedimenti di finissaggio che lo rendono simile al camoscio pr consistenza e leggerezza. In commercio si trova in una vasta gamma di tinte. E' impiegato per la confezione di capi di abbigliamento, per i rivestimenti delle automobili e per l'arredamento.

Può essere cucito una sola volta. se si tolgono i punti rimangono i segni dei buchi.Per le cuciture usare aghi con punte a scalpello. Gli orli solitamente si incollano e non si cuciono. Per la manutenzione dei capi è bene seguire le indicazioni del fabbricante

Batista

Caratteristiche Consigli

Tessuto leggero in puro cotone ad armatura tela. A volte lo si trova in commercio in mischia con piccole percentuali di poliestere o viscosa che gli conferiscono una maggiore lucentezza. trasparente e , nello stesso tempo, sostenuto, è un tessuto molto fresco, ideale per la confezione di camicette ed abiti eleganti, di cui valorizza i tagli particolari.

Sfila molto ed è bene rifinire i margini subito dopo il taglio. Le cuciture debbono essere perfette perchè traspaiono sul dritto: usare filo ed aghi sottili. E' meglio non disfsre le cuciture, perchè essendo leggero, rimangono facilmente i segni dei buchi.

Crepe de Chine

Caratteristiche Consigli

Tessuto di seta ad armatura tela, con filato ritorto che gli conferisce il tipico aspetto granuloso. Sono in commercio tessuti misti con poliestere, di basso costo e meno lucenti. Leggero e resistente si usa per confezionare abiti da giorno e da sera, camicette vaporose e biancheria intima. Valorizza in particolare i modelli drappeggiati.

Non si sfilaccia e non si stropiccia. E' difficile da cucire, soprattutto a macchina, perchè scivola molto. Per il lavaggio e la stiratura si consiglia di seguire le indicazioni riportate sulle etichette, soprattutto per i capi che non sono 100% seta.

Flanella

Caratteristiche Consigli

Tessuto ad armatura saia, prodotto con filato cardato. E' reso compatto dalla follatura: una operazione di finissaggio che feltra il tessuto rendendo la superficie leggermente pelosa. Morbido e resistente, è un tessuto classico del guardaroba maschile. Si impiega per la confezione di giacche e pantaloni. Con l'uso tende a spellarsi nei punti di maggiore attrito.

Tessuto morbido e compatto, è facile da cucire perchè non sfila. Quando si disfano le cuciture non rimangono segni e il tessuto non si strappa. Si stira durante la confezione per appiattire le cuciture. I capi in flanella vanno generalmente foderati per renderli più durevoli.

Georgette

Caratteristiche Consigli

Tessuto leggero ad armatura tela, in cotone, seta o viscosa. Sottile e trasparente, ma di mano rigida, si impiega per confezionare abiti vaporosi con giochi di sovrapposizione a più teli.

E' un tessuto consigliato a chi ha esperienza di cucito. Si sfilaccia moltissimo, va refilato e sorfilato dopo il taglio. Per cucire si usano filo ed aghi sottili.

Mussola

Caratteristiche Consigli

Tessuto ad armatura tela, in puro cotone o cotone e poliestere. Morbido e leggero, si drappeggia bene ed è adatto per la confezione di abiti, camicie e boxer da uomo. Simile allo chiffon per la leggerezza è utilizzato ancge nella confezione di abiti da sera estivi, con più strati di tessuto.

Non si logora ma si strappa. Se si disfano le cuciture è meglio stirare subito la parte per togliere i segni dei buchi. leggero e trasparente, richiede una rifinitura accurata perchè le cuciture traspaiono sul dritto. Sfila facilmente e, come per altri tessuti leggeri e trasparenti, si consigliano le cuciture a margini nascosti.

Oxford

Caratteristiche Consigli

Tessuto in cotone o cotone e poliestere ad armatura tela. I fili di ordito e trama possono essere dello stesso colore o alternarsi, formando rigature e quadretti. Morbido e lucente, è di peso medio, adatto soprattutto per la confezione di camicie da uomo. Il suo costo è basso e la durata è scarsa.

Facile da cucire per la sua morbidezza, è indicato per coloro che non hanno grande esperienza di cucito. Disfare le cuciture con attenzione per evitare che il tessuto si strappi. Usare aghi e filo di cotone di medio spessore. E' molto delicato ed ha scarsa resistenza all'usura. Per avere camicie impeccabili si consiglia di apprettare il tessuto durante la stiratura.

Piquet

Caratteristiche Consigli

Tessuto in cotone con motivi a rilievo, a righe, puntini, rombi e quadrati, determinati dalla presenza di un ordito supplementare molto teso. E' un tessuto freschissimo, decisamente estivo, ideale per confezionare camicie, abiti, giacche e capi per bambini.

Non presenta difficoltà di lavorazione, perchè è un tessuto morbido e compatto, adatto anche a chi non ha esperienza di cucito. E' meglio surfilarlo dopo il taglio perchè tende a sfilacciarsi. Si sgualcisce facilmente e va stirato durante la confezione.

Popeline

Caratteristiche Consigli

Tessuto ad armatura tela. Generalmente è in cotone e raramente si trova in lana, seta o viscosa. Compatto, morbido e lucido ha sottilissime nervature. Di peso medio o leggero, in tinta unita o fantasia, è un tessuto adatto per confezionare camicie, giacche, abiti e soprabiti estivi.

Eseguire le cuciture usando fili ed aghi sottili. E' meglio evitare di disfare le cuciture perchè rimangono i segni dei buchi. Non si sfilaccia e può essere sorfilato durante la confezione. Non si strappa ma si logora con l'uso ed il lavaggio. Si stropiccia facilmente e va stirato durante la confezione.

Twille

Caratteristiche Consigli

Tessuto di origine inglese, leggero e garzato, ad armatura saia, in cotone ,in viscosa o in mischia. Morbido e caldo, originariamente usato per la confezione di camicie da notte e biancheria maschile, ora viene impiegato per camicie da uomo e da donna.

Morbido e compatto, è un tessuto facile da cucire. Va stirato spesso durante la confezione perchè si stropiccia. Per il lavaggio è bene seguire le indicazioni del fabbricante per evitare che si restringa.

Vijella

Caratteristiche Consigli

Tessuto di origine inglese, leggero e garzato, ad armatura saia, in mischia: lana 55% e cotone 45%. Morbido e caldo, originariamente usato per la confezione di camicie da notte e biancheria maschile, ora viene impiegato per camicie da uomo e da donna.

Morbido e compatto, è un tessuto facile da cucire. Sfila facilmente. Va stirato spesso durante la confezione perchè si stropiccia. Per il lavaggio è bene seguire le indicazioni del fabbricante per evitare che si restringa.

LE ETICHETTE SI LEGGONO COSI' ..

LE ETICHETTE SI LEGGONO COSI' ..

Il lavaggio in acqua
La vaschetta è il simbolo grafico usato per le informazioni relative al lavaggio in acqua.

Il numero riportato all'interno indica la temperatura massima di lavaggio espressa in centigradi: 90° - 60° - 40° - ecc.

La linea posta al di sotto della vaschetta indica che il capo, per evitare che si danneggi, va trattato con alcune precauzioni: risciacquo a temperatura via via decrescente, centrifugazione ridotta.

La mano all'interno della vaschetta indica che il lavaggio deve essere eseguito a mano e non in lavatrice, che la temperatura massima è di 40°, che il capo non deve essere strizzato.

La croce sulla vaschetta vuol dire che il capo non sopporta il lavaggio in acqua.

Il candeggio
Il triangolo è il simbolo del candeggio al cloro, cioè con candeggina.

Se nel triangolo appare la sigla 'CL' è possibile trattare il capo con candeggina.

Se il triangolo è cancellato con una croce, il capo non sopporta il trattamento con il cloro.

La stiratura
Il
ferro da stiro è il simbolo relativo alle informazioni sulla stiratura. La temperatura ideale per ogni capo è indicata da punti neri riportati sul ferro.

Se compaiono 3 punti neri la temperatura massima della piastra del ferro è fissata a 200° e il tessuto da stirare deve essere umidificato.

Se compaiono 2 punti neri la temperatura massima è di 150° e va posto un panno umido tra la piastra del ferro ed il tessuto da stirare.

Se compare un solo punto nero la temperatura massima è di 100° e va posto un panno umido tra la piastra del ferro ed il tessuto da stirare.

Il simbolo del ferro cancellato da una croce indica che il capo non sopporta la stiratura.

Il lavaggio a secco
Il cerchio è il simbolo grafico relativo al lavaggio a secco e i segni riportati all'interno indicano il tipo di solvente adatto al tessuto.

Una 'A' riportata nel cerchio indica che il capo è lavabile con tutti i solventi normalmente usati nel lavaggio a secco.

Una 'P' nel cerchio indica che il capo può essere lavato usando percloroetilene con i normali procedimenti senza impiego di trielina.

Un tratto posto sotto il cerchio con la 'P' indica che il capo può essere lavato usando percloroetilene con i normali procedimenti senza impiego di trielina, limitando l'aggiunta di acqua e la temperatura di asciugatura.

Una 'F' nel cerchio indica che il lavaggio a secco va eseguito con idrocarburi.

Un tratto posto sotto il cerchio con la 'F' indica che il lavaggio a secco va eseguito con idrocarburi, limitando l'aggiunta di acqua e la temperatura di asciugatura.

Il cerchio barrato da una croce indica che il capo non sopporta il lavaggio a secco.

L'asciugatura
I simboli dell'asciugatura rappresentati da un quadrato, non sono obbligatori.

Un cerchio inserito in un quadrato indica che il capo sopporta l'asciugatura in tamburo.

Una croce sul quadrato con cerchio indica che il capo non sopporta l'asciugatura in tamburo.

Un arco sul lato superiore del quadrato indica che il capo, dopo essere stato centrifugato, deve essere appeso ad asciugare.

Tre tratti verticali all'interno del quadrato indicano che il capo deve essere messo appeso ad asciugare intriso di acqua, cioè senza essere stato centrifugato.

Un solo tratto orizzontale all'interno del quadrato indica che il capo deve essere messo ad asciugare disteso su una superficie piana.

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