Magneti permanenti
Il campo nei magneti permanenti è generato dal
momento angolare proprio chiamato magnetizzazione residua del nucleo. Al
materiale viene applicato un campo positivo H che secondo la curva di prima
magnetizzazione porta il materiale fino al punto di saturazione. A tal punto
viene fatta gradualmente scendere fino a zero la corrente di eccitazione e
l'avvolgimento di eccitazione viene rimosso così il materiale non si porta nel
punto di lavoro H=0, B=B ma bensì in un punto della caratteristica situato nel
secondo quadrante. Sono denominati H e B i campi internamente al materiale e H0, B0 i corrispondenti
nel traferro perché la corrente di eccitazione è nulla ed è nulla anche la
circuitazione di H; siccome B non subisce discontinuità passando dal nucleo al
traferro, si ha: ; da cui otteniamo che;
Se portiamo a una temperatura superiore a
critica Tc, detta temperatura di Curie, un magnete permanente, diventa
paramagnetico con suscettività per la seconda legge di Curie: ;
p è la densità della sostanza, C
una costante detta costante di Curie e la temperatura del ferro Tc=1043 K=770°C.