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Appunti scientifiche |
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Che cos'è l'Etere?
Tutte le onde in natura necessitano di un mezzo per propagarsi. Pensiamo ad un sasso lanciato in uno stagno: le onde prodotte si propagano nell'acqua, la quale rappresenta, in questo caso, il mezzo di propagazione dell'onda. Pensiamo ad un aereo; il rumore prodotto dalle sue turbine si propaga attraverso l'aria. e le onde elettromagnetiche in quale mezzo si propagano? Siccome è noto che la luce del sole attraversa circa di spazio cosmico prima di giungere ai nostri occhi, e tenendo presente che tutte le onde si propagano in un mezzo, a rigor di logica si dovrebbe pensare che lo spazio cosmico non sia costituito di vuoto. Per far fronte a questo problema i fisici introdussero, benché non possedessero nessun esperimento che ne provasse l'esistenza, un mezzo nel quale dovessero propagarsi tutte le onde elettromagnetiche, il nome del quale fu ripreso dal quinto elemento Aristotelico che costituiva la sfera delle stelle fisse: l'Etere. Questa ipotesi fu maggiormente presa in considerazione nel momento in cui le equazioni di Maxwell portarono alla conclusione che la luce si propaga a velocità finita c. Rispetto a quale sistema di riferimento? L'Etere appunto!
Questo nuovo ente fisico doveva possedere determinate proprietà:
Permeare tutto l'Universo, in quanto doveva fungere da sistema inerziale assoluto;
Possedere densità pari a zero;
Permettere soltanto il passaggio delle onde elettromagnetiche;
Doveva essere assolutamente impermeabile all'assorbimento di calore;
Doveva essere incolore ed inodore.
Tutto ciò fu postulato ed inserito tra gli assiomi della fisica, senza aver condotto un solo esperimento che fornisse anche un solo indizio della sua esistenza, solo perché le cinque equazioni di Maxwell non risultavano invarianti rispetto alle trasformazioni di Galilei. Per Einstein tutto questo era estremamente macchinoso e, per di più, a suo giudizio, le caratteristiche che avrebbe dovuto possedere l'Etere coincidevano con le caratteristiche del vuoto.
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