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I potenziali standard di riduzione tabulati di una semicella di seconda specie M | MA (Metallo| Sale insolubile) e della omologa semicella di prima specie M | Mn+ (Metallo | Ione metallico) possono essere utilizzati per calcolare il prodotto di solubilità Kps del sale insolubile.
Si consideri ad esempio la seguente pila
Elettrodo di prima specie Ag+(aq) + e- → Ag(s) E° = + 0,7996 V
Elettrodo di seconda specie Ag2S(s) + 2e- → 2Ag(s) + S2-(aq) E° = - 0,691 V
Reazione complessiva 2Ag+(aq) + 2Ag(s) + S2-(aq) → 2Ag(s) + Ag2S(s)
Pila (- Ag(s) | S2-(aq) | Ag2S(s) Ag+(aq) | Ag(s)(+)
La forza elettromotrice della pila in condizioni standard è
Scriviamo l'equazione di Nernst per l'intera pila
Quando la pila si esaurisce la fem = 0 e le concentrazioni in soluzione sono quelle di equilibrio
Ma le concentrazioni degli ioni in soluzione nel sistema sono quelle dell'equilibrio di solubilità del solfuro di argento
Ag2S(s) D 2Ag+ + S2-
Per cui la relazione di Nernst per la pila all'equilibrio diventa
dalla quale possiamo ricavare il prodotto di solubilità
Si tenga presente che, quando si combinano in tal modo i potenziali standard di riduzione di un elettrodo di prima e di seconda specie che presentano il metallo in comune, si costruisce in pratica una pila a concentrazione nel catione metallico (Ag+ nel nostro esempio). L'elettrodo di seconda specie risulta necessariamente più diluito nel catione metallico, poiché la sua concentrazione è governata dalla concentrazione dell'anione con il quale forma il sale insolubile.
In condizioni standard l'anione è in concentrazione 1 M ed il catione deve essere perciò presente in concentrazione molto piccola, dovendo, anione e catione rispettare il prodotto di solubilità del sale insolubile.
Per questo motivo l'elettrodo di prima specie (più concentrato nel catione metallico) forma il catodo e quello di seconda specie (meno concentrato), forma l'anodo.
Si noti infine che il procedimento ora esposto equivale a sommare la semireazione dell'elettrodo di prima specie. scritta come ossidazione (e quindi cambiando di segno il suo potenziale di riduzione) con la semireazione dell'elettrodo di seconda specie.
Elettrodo di I specie 2Ag(s) → 2Ag+(aq) + 2e- + E° = - 0,7996 V (pot. di ossidazione)
Elettrodo di II specie Ag2S(s) + 2e- → 2Ag(s) + S2-(aq) = E° = - 0,691 V
Equilibrio solubilità Ag2S(s) → 2Ag+(aq) + S2-(aq) E° = - 1,4906 V
Il valore - 1,4906 V rappresenta appunto il potenziale di cella cambiato di segno (- E°pila)
In generale, per calcolare una costante di equilibrio di reazioni non-redox, è sufficiente sommare opportunamente due semireazioni (una di ossidazione ed una di riduzione) in modo da ottenere la reazione desiderata. Il potenziale E° di tale reazione complessiva, ottenuto come somma dei potenziali delle due semireazioni, potrà essere utilizzato per il calcolo della costante di equilibrio K usando la seguente formula (con n = numero di elettroni scambiati nella reazione complessiva)
o, volendo il pK,
Esempio
Calcolare il prodotto di solubilità dello ioduro piomboso PbI2 utilizzando i potenziali standard di riduzione delle seguenti due semireazioni
PbI2 + 2e → Pb + 2I- E° = - 0,365 V
Pb2+ + 2e → Pb E° = - 0,126 V
Per ottenere la reazione che descrive l'equilibrio di solubilità di PbI2 è necessario sommare la prima semireazione (scritta come riduzione) alla seconda semireazione (scritta come ossidazione e quindi con il potenziale cambiato di segno).
PbI2 + 2e → Pb + 2I- + E° = - 0,365 V
Pb → Pb2+ + 2e = E° = + 0,126 V
PbI2 → Pb2+ + 2I- E° = - 0,239 V
Calcoliamo il prodotto di solubilità
* * * * * * * * *
In modo analogo si possono calcolare le costanti di formazione (costanti di stabilità) dei composti complessi.
Si considerino ad esempio le seguenti due semireazioni di riduzione
Ag(NH3)2+ + e → Ag + 2NH3 E° = + 0,373 V
Ag+ + e → Ag E° = + 0,7996 V
Reazione complessiva Ag+(aq) + Ag(s) + 2NH3(aq) → Ag(s) + Ag(NH3)2+ (aq)
Pila (- Ag(s) | NH3(aq) , Ag(NH3)2+ Ag+(aq) | Ag(s)(+)
forza elettromotrice della pila in condizioni standard è
Scriviamo l'equazione di Nernst per l'intera pila
Quando la pila si esaurisce la fem = 0 e le concentrazioni in soluzione sono quelle di equilibrio
Ma le concentrazioni delle specie in soluzione nel sistema sono quelle dell'equilibrio di formazione del catione diammino argento
Ag+(aq) + 2NH3(aq) D Ag(NH3)2+(aq)
Per cui la relazione di Nernst per la pila all'equilibrio diventa
dalla quale possiamo ricavare la costante di formazione
Esempio
Calcolare la costante di formazione dell'anione esafluoroalluminio AlF63- utilizzando i potenziali standard di riduzione delle seguenti due semireazioni
AlF63- + 3e → Al + 6F- E° = - 2,07 V
Al3+ + 3e → Al E° = - 1,676 V
Per ottenere la reazione che descrive l'equilibrio di formazione di AlF63- è necessario sommare la seconda semireazione (scritta come riduzione) alla prima semireazione (scritta come ossidazione e quindi con il potenziale cambiato di segno).
Al3+ + 3e → Al + E° = - 1,676 V
Al + 6F- → AlF63- + 3e = E° = + 2,07 V
Al3+ + 6F- → AlF63- E° = + 0,394 V
Calcoliamo la costante di formazione
* * * * * * * * *
Scegliendo opportunamente le semireazioni da combinare si possono calcolare costanti di equilibrio anche di generiche reazioni non-redox
Esempio
In un recipiente è stata introdotta dell'ipoazotide (N2O4) che si è decomposta in biossido di azoto secondo il seguente equilibrio N2O4(g) D 2 NO2(g). Calcolare il grado di decomposizione a alla pressione di equilibrio di 20 atm, la composizione percentuale della miscela gassosa e la pressione iniziale dell'ipoazotide, utilizzando i potenziali standard di riduzione delle seguenti due semireazioni
2NO3- + 4H+ + 2e → N2O4 + 2H2O E° = + 0,803 V
NO3- + 2H+ + e → NO2 + H2O E° = + 0,778 V
La reazione di equilibrio tra ipoazotide (N2O4) e biossido di azoto (NO2) può essere ottenuta sommando la prima semireazione (scritta nel senso della ossidazione e quindi con il potenziale cambiato di segno) e la seconda semireazione (scritta nel senso della riduzione) moltiplicata per due (si ricordi che il potenziale non dipende dai coefficienti usati e quindi rimane inalterato se moltiplichiamo per uno stesso numero tutti i coefficienti della reazione)
N2O4 + 2H2O → 2NO3- + 4H+ + 2e + E° = - 0,803 V
2NO3- + 4H+ + 2e →2NO2 + 2H2O = E° = + 0,778 V
────────────────────────────────
N2O4 D 2 NO2 E° = - 0,025 V
Calcoliamo la costante di equilibrio Kp
Scriviamo ora la relazione di equilibrio in funzioni delle pressioni parziali dei due gas all'equilibrio, espresse come prodotto della pressione totale della miscela per la frazione molare di ciascun componente (legge di Dalton delle miscele gassose)
Ed essendo la somma delle frazioni molari di tutti i componenti di una miscela pari ad uno, χ(N2O4) + χ(NO2) = 1 possiamo scrivere
risolvendo l'equazione di secondo grado rispetto alla frazione molare del biossido di azoto si ottiene
e
Se ora indichiamo con n il numero di moli iniziali di N2O4 introdotte nel recipiente, le moli all'equilibrio possono essere espresse in funzione di a. All'equilibrio si decompongono infatti na moli di N2O4 e si formano 2na moli di NO2. E quindi
moli di N2O4 all'equilibrio = n - na
moli di NO2 all'equilibrio = 2na
moli totali all'equilibrio = n - na+ 2na = n + na = n (1 + a
Il numero di moli all'equilibrio è aumentato di un fattore (1 + a) rispetto alle moli iniziali.
Poiché la pressione è proporzionale al numero di moli, anch'essa deve essere aumentata del medesimo fattore e dunque
Calcoliamo il grado di dissociazione a
La frazione molare del biossido di azoto all'equilibrio è data dal rapporto tra il numero di moli del biossido di azoto (2na) ed il numero di moli totali della miscela (n (1 + a)). E dunque
All'equilibrio il 4,2% di molecole di N2O4 inizialmente introdotte nel recipiente si sono decomposte trasformandosi in NO2
La pressione iniziale, dovuta solo alla N2O4 inizialmente presente, era quindi pari a
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