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CRISI DI COSCIENZA - RICERCA ATOMICA
1 L'OPERAZIONE ALSOS Per verificare se realmente i nazisti fossero in vantaggio nella corsa agli armamenti atomici, nel '44 venne istituito l'Alsos (traduzione greca di Groves), un segretissimo reparto speciale di spionaggio il cui compito precipuo era quello di raccogliere informazioni sullo stato degli armamenti atomici tedeschi. Se in Francia ed in Olanda la missione non raccolse alcuna informazione utile, all'università di Strasburgo si trovarono numerosi documenti preziosi e si poterono arrestare 4 fisici tedeschi. Dai documenti rinvenuti nell'ufficio di von Weizsacker risultava che i tedeschi, sempre creduti in vantaggio nella ricerca atomica, erano invece arretrati di almeno 2 anni. Poiché a Washington si sospettava però che i tedeschi avessero lasciato tali incartamenti per astuzia bellica si proseguirono le ricerche mirate al ritrovamento di Heisenberg, l'unico ritenuto in grado di essere il cervello del progetto atomico tedesco. Catturato quest'ultimo era oramai chiaro che i nazisti non avevano nessuna possibilità di costruire alcuna bomba.
Militare facente parte del commando Alsos: Non è un miracolo che i tedeschi non abbiano bombe atomiche? Ora noi non useremo le nostre.
Maggiore: Una volta che avremo un'arma del genere, la useremo comunque. Spero che tu lo capisca.
2 LA RICERCA DI NUOVI STIMOLI Gli scienziati si trovarono così di fronte ad una nuova situazione: i principi che li avevano spinti a dedicarsi a quel lavoro non reggevano più. I giapponesi, che erano ormai gli unici avversari degli alleati da prendere sul serio, non erano in grado di produrre una simile arma. Ma anche interrompere gli studi ad un punto ormai così avanzato sarebbe stato contrario allo spirito della scienza e della tecnica moderna.
Slizard Per tutto il '43 e per una parte del '44, la nostra preoccupazione più grande era che i tedeschi potessero produrre una bomba atomica prima dello sbarco alleato in Europa. Ma nel '45, quando cessammo di preoccuparci di quello che i tedeschi ci avrebbero potuto fare, cominciammo a domandarci con apprensione che cosa il governo degli USA avrebbe fatto ad altri paesi.
Si dovettero così trovare nuovi stimoli e nuove motivazioni.
Comunità scientifica: Se ora noi non produciamo quest'arma e non mostriamo al mondo con un pubblico esperimento quanto essa sia terribile, presto o tardi un'altra potenza senza scrupoli cercherà di costruire un'arma del genere in silenzio ed in segretezza. È meglio per la pace futura che l'umanità sappia a che punto è. L'umanità ha bisogno della nuova fonte di energia che noi abbiamo scoperto e sviluppato. Noi dobbiamo soltanto fare in modo che in futuro questa energia venga usata a scopi di pace invece che per distruggere.
3 MORALITÀ VS POTERE Si levarono le prime voci contrarie all'utilizzo della bomba nella guerra contro il Giappone. Per la prima volta si meditò anche sulla possibilità di un controllo internazionale ed un impiego pacifico dell'energia atomica. Secondo Bohr tale accordo andava però preso prima che una della potenze giungesse ad avere tra le mani tale ordigno per prevenire il crearsi di ulteriori attriti.
Slizard Vedete che arma possedevamo, eppure non l'abbiamo impiegata. Siamo disposti a non impiegarla neppure in futuro, se le altre nazioni aderiscono alla nostra proposta e acconsentono all'instaurazione efficace di un controllo internazionale.
Ad uomini come Groves pareva però folle prendere in considerazione l'idea che la bomba, per cui tanto si era lavorato, non venisse più costruita. Anzi, la sua principale preoccupazione era quella che la guerra potesse finire prima che la bomba fosse pronta. Nella primavera del '45 si intraprese così una ricerca con lo scopo di scegliere un obiettivo su cui lanciare la bomba; questo doveva avere tutta una serie di caratteristiche:
A. essendo prevedibile che i danni maggiori sarebbero stati provocati dall'esplosione e poi dal fuoco, l'obiettivo doveva avere una grande percentuale di edifici in legno addossati l'uno all'altro e comprendere altre costruzioni su cui lo spostamento d'aria ed il fuoco avrebbe potuto provocare il massimo danno;
B. gli effetti principali dell'esplosione della bomba, secondi calcoli, si sarebbero estesi per una zona di circa un miglio di raggio. Perciò l'obiettivo scelto doveva abbracciare una zona densamente costruita di almeno questo raggio;
C. l'obiettivo scelto doveva avere una grande importanza strategico - militare;
D. l'obiettivo doveva essere quanto più possibile non danneggiato da precedenti bombardamenti, in modo che si potesse stabilire con la massima precisione l'effetto di una singola bomba atomica.
4 LA MORTE DI ROOSEVELT ED IL FUTURO DELLA BOMBA Roosevelt morì il 12 Aprile del '45 senza lasciare alcuna direttiva circa l'utilizzo dell'ordigno. Venne così istituita una commissione [Interim Committée] incaricata di decidere sul futuro della bomba. La commissione, volutamente costituita da persone a favore dell'utilizzo della bomba, non discusse così riguardo al se, ma al come tale bomba dovesse essere utilizzata. Si decise che:
la bomba doveva essere impiegata contro il Giappone al più presto;
doveva venir impiegata contro un obiettivo che fosse militarmente importante ma che fosse circondato da abitazioni e da altri edifici danneggiabilissimi;
che venisse impiegata senza preavviso e senza ammonire sulla sua speciale natura.
A quest'ultimo punto così poco onorevole si oppose la Marina che abbandonò la commissione.
Slizard ed il gruppo di scienziati contrari all'utilizzo in guerra della bomba proponevano invece una semplice dimostrazione in un deserto o in un isola disabitata.
Slizard I vantaggi militari e il risparmio di vite americane che sarebbero conseguiti con un improvviso impiego di bombe atomiche nella guerra contro il Giappone, potrebbero venire annullati dalla conseguente perdita di fiducia e da un'ondata di orrore e opposizione che si diffonderebbe per il resto del Mondo e che forse scinderebbe perfino l'opinione pubblica in patria.
L'ultima speranza di evitare il lancio dipendeva ora dal ristretto gruppo di 4 scienziati facenti parte dell'Interim Committée: Compton, Fermi, Lawrence e Oppenheimer, a causa della loro scarsa conoscenza sulla situazione militare del Giappone - che faceva prevedere ancora una lunga guerra, dunque un cospicuo numero di perdite - e convinti che una dimostrazione in una zona deserta non avrebbe sortito alcun effetto sulle altre potenze straniere, resero lo sgancio della bomba inevitabile.
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