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Il Sistema Solare
Il sistema solare è l'insieme dei corpi astronomici che risentono prevalentemente della gravità del Sole, di cui fa parte anche il pianeta Terra.
In seguito al congresso dell'I.A.U. (International Astronomical Union) del 24 Agosto 2006, i corpi celesti che ruotano attorno al sole sono stati così suddivisi:
- Pianeti: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno;
- Pianeti nani: Ceres, Plutone ed Eris;
- Corpi minori: satelliti dei pianeti, asteroidi, meteoriti e comete.
L'estensione totale del Sistema Solare e' di circa 6 miliardi di Km, pari a 39,3 U.A.. I corpi del Sistema Solare occupano in realta' un volume molto piccolo rispetto alle dimensioni complessive. Il Sistema Solare e' quindi praticamente 'vuoto'.
Fino al 1992, il sistema solare era l'unico sistema planetario di cui si conoscesse l'esistenza; in quell'anno, poi, fu individuato il primo pianeta orbitante intorno a una stella diversa dal Sole, la pulsar PSR 1257 +12, nella costellazione della Vergine. Da allora, sono stati individuati diversi altri pianeti extrasolari, e un probabile sistema planetario in via di formazione intorno alla stella Beta Pictoris.
3A- IL SOLE
La
stella madre che domina il sistema planetario al quale appartiene
Si ritiene che circa cinque miliardi di anni fa una nube interstellare, originata dall'esplosione di una supernova iniziò a collassate: ciò significa che per effetto della forza di gravità le particelle solide si attraessero formando al centro della nube un nucleo sempre più denso. Ad un certo punto il nucleo raggiunse una densità ed una temperatura tali che in esso cominciarono a svolgersi reazioni nucleari con produzione di calore e di luce; era nata una nuova stella: il Sole.
Per
l'uomo non è soltanto un corpo celeste: è la sorgente della vita. Infatti è
proprio grazie all'energia irradiata da questo astro sotto forma di luce e
calore che
E' possibile suddividere la sua struttura in una serie di involucri concentrici. Dall'interno verso l'esterno, è possibile distinguere:
il nucleo: è la sede delle reazioni termonucleari che producono
energia ed un raggio di circa
la zona radioattiva: in questa zona l'energia prodotta dal nucleo,
viene assorbita dagli atomi di gas che la emettono verso l'esterno, ed ha uno
spessore di circa
la zona convettiva: è attraversata da flussi di materia calda, che salgono dalla zona radioattiva verso la superficie solare e sprofondando dopo essersi raffreddati;
la fotosfera: è la superficie visibile del Sole, il suo colore giallo
è dovuto alla sua temperatura superficiale che è superiore ai
la cromosfera: è un involucro trasparente di gas incandescenti, ed è possibile vederla durante le eclissi totali di Sole;
la corona: è un involucro di gas ionizzati ed è possibile osservarla durante un'ecclissi anulare di Sole.
3B- I PIANETI ED I SATELLITI
Dal
congresso dell'I.U.A. (International Union Astronomical) si è data una
definizione precisa del termine pianeta, che è stato definito come un corpo
celeste che orbiti attorno ad una stella la cui massa sia sufficiente a
conferirgli una forma sferoidale e la cui fascia orbitale sia priva di
eventuali corpi di dimensioni confrontabili o superiori. Nell'antichità, come
rivela l'etimologia del termine pianeta (vagabondo, in lingua greca), venivano
considerati tali tutti gli astri che si spostavano nel cielo notturno rispetto
allo sfondo delle stelle fisse, ovvero
A partire dal 1801, inoltre, vennero progressivamente scoperti diverse decine di migliaia di corpi di dimensioni subplanetarie orbitanti attorno al Sole principalmente nella regione di spazio compresa fra l'orbita marziana e quella gioviana (la cosiddetta fascia principale).
Lo schema dei nove pianeti classici rimase inalterato fino agli anni '90 del XX secolo; alla fine del 2002, tuttavia, le moderne tecniche osservative avevano già permesso l'individuazione di oltre cento corpi di questo tipo, fra pianeti extrasolari e planetoidi ghiacciati orbitanti nelle regioni periferiche del sistema solare esterno. Nel caso di questi ultimi, in particolare, la scoperta di corpi dalle dimensioni confrontabili o addirittura superiori a quelle di Plutone (il più piccolo dei nove pianeti) ha riacceso un forte dibattito sulla necessità di promulgare una definizione precisa di pianeta.
L'Unione Astronomica Internazionale ha così istituito nel 2003 il Comitato per la definizione di pianeta (PDC), composto da sette luminari provenienti da tutto il mondo, con il compito di dare una definizione precisa del termine. Nel corso della ventiseiesima Assemblea Generale dell'IUA la risoluzione proposta dal comitato è stata discussa, modificata ed il 24 agosto 2006 ufficializzata. Da tale data Plutone, precedentemente considerato un pianeta, è stato ridefinito, assieme ad altri corpi, come pianeta nano.
Tutti i corpi del sistema solare ruotano su orbite ellittiche attorno al Sole che rimanendo fermo occupa uno dei due fuochi di ogni ellisse.
Gli otto pianeti che, in base alla definizione ufficiale del 24 agosto 2006, compongono il sistema solare, in ordine di distanza crescente dal Sole, sono:
Urano ( ), con ventisette satelliti naturali. La caratteristica più interessante del pianeta è l'orientamento del suo asse di rotazione. Tutti gli altri pianeti hanno il proprio asse quasi perpendicolare al piano dell'orbita, mentre quello di Urano è quasi parallelo. Ruota quindi mantenendo uno dei suoi poli verso il sole per metà del periodo di rivoluzione con conseguente estremizzazione delle fasi stagionali. Il periodo della sua rivoluzione attorno al sole è di 84 anni circa e quindi ogni 40 anni cambia il polo esposto al sole, che ha una temperatura superiore rispetto a quella dell'equatore. Urano è un gigante gassoso, simile a Nettuno ma leggermente più piccolo.. Il colore ciano del pianeta è dovuto all'atmosfera composta prevalentemente di metano che assorbe la luce rossa e riflette quella blu.
Nettuno ( ), con tredici satelliti naturali. Si tratta del più piccolo fra i quattro giganti gassosi del sistema solare; nonostante la sua massa sia maggiore di quella di Urano, le sue dimensioni sono leggermente inferiori. Visitato per la prima volta dalla sonda spaziale Voyager 2 nel 1989, Nettuno appare come un disco blu solcato da venti potentissimi e tempeste atmosferiche di dimensioni rilevanti. Nettuno è invisibile ad occhio nudo da Terra. L'atmosfera nettuniana appare tipicamente azzurra, ma meno uniforme rispetto a quella di Urano.
Oltre a questi 8 pianeti vi sono altri 3 pianeti definiti pianeti nani. Un pianeta nano è un corpo celeste di tipo planetario orbitante attorno ad una stella e caratterizzato da una massa sufficiente a conferirgli una forma sferoidale, ma che non è stato in grado di 'ripulire' la propria fascia orbitale da altri oggetti di dimensioni confrontabili. Nonostante il nome, un pianeta nano non è necessariamente più piccolo di un pianeta. In teoria non vi è limite alle dimensioni dei pianeti nani.
I principali pianeti nani sono:
Eris. E' il più grande pianeta nano del sistema solare attualmente conosciuto, e l'oggetto più massiccio in orbita attorno al Sole dopo gli otto pianeti tradizionali; si tratta di un oggetto ghiacciato orbitante nel sistema solare esterno. Eris presenta un periodo orbitale di 557 anni ed attualmente si trova quasi alla massima distanza possibile dal Sole. L'oggetto è abbastanza luminoso, e la sua magnitudine apparente media di 18,8 lo rende visibile da Terra con modesti telescopi. La luce infrarossa proveniente dall'oggetto ha rivelato la presenza di metano allo stato solido, che indica una superficie molto simile a quella di Plutone, l'unico oggetto della fascia di Kuiper che finora ha rivelato la presenza di tale elemento.
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