Apple II e Macintosh
Apple II era un elaboratore in
grado di gestire grafica a colori, con tastiera e alimentatore propri e otto
slot per le periferiche, che offriva all'utente ampie possibilità di accrescere
le potenzialità della macchina con dispositivi e software acquisibili in tempi
successivi. Nel 1978 la Apple si trasferì nella sede di Cupertino e due anni
dopo divenne una società per azioni. Il prodotto successivo, Apple III, fu però
quasi un fallimento, a causa di problemi di hardware e di un prezzo di vendita
troppo elevato. Nel 1982, comunque, grazie all'enorme successo avuto da Apple
II, la società era diventata il primo produttore di personal computer, con un
fatturato annuo di circa un miliardo di dollari. Nel gennaio 1983 la società
introdusse Lisa, un personal computer progettato per il mondo degli affari,
dotato di un mouse per selezionare i comandi e controllare il cursore sul
video. A Lisa seguì il modello Macintosh, economico e di facile uso per
l'utente, basato sul microprocessore 68000 prodotto da Motorola. La novità di
Machintosh era l'interfaccia grafica utente, che ne rendeva estremamente
semplice l'utilizzo. Successivamente la Apple si inserì nel mercato dei
prodotti per ufficio con le Laserwriter Printer, nel 1985, e i Mac Plus, nel
1986: il lancio di questi prodotti innescò un drastico cambiamento delle
modalità di lavorare in ufficio, che si tradusse in un'analoga rivoluzione
nell'editoria elettronica. Dopo il rapido sviluppo nei primi anni Ottanta, le
vendite deludenti e i dissidi interni portarono a una ristrutturazione
dell'azienda, ai primi licenziamenti e a un periodo di transizione. Jobs lasciò
la società, rimpiazzato nelle sue funzioni di portavoce e direttore
dell'esecutivo da John Sculley, che lo stesso Jobs aveva assunto nel 1983 per
ricoprire il ruolo di presidente.